Borsa svizzera: torna in ribasso
(Keystone-ATS) Tornano di nuovo i dubbi alla borsa svizzera, che dopo una partenza in rialzo e una fugace sortita in territorio positivo è tornata a puntare verso il basso: alle 15.10 l’indice dei valori guida SMI segnava 8795,05 punti, in flessione dello 0,87% rispetto a ieri.
Il listino globale SPI perdeva lo 0,86% a 8955,79 punti. L’ottimismo che aveva contraddistinto le ultime tre sedute sembra svanito, lasciando il posto alla cautela. Che gli investitori procedano con i piedi di piombo non rappresenta peraltro una sorpresa: troppe sono ancora le incognite relative ai due grandi temi della crescita mondiale e della stretta monetaria attesa negli Usa.
Sul fronte interno acquisti sono segnalati su Actelion, al centro di nuove voci che la vorrebbero nel mirino dell’americana Gilead o dell’irlandese Shire. Il nuovo affiorare delle paure relative alla congiuntura cinese sta per contro mettendo sotto pressione il segmento del lusso, con Swatch (-2,90%) e Richemont (-2,97%).
Hanno chiaramente ripiegato rispetto alla mattinata anche altri valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (-2,32%), Adecco (-1,05%) e Geberit (-0,97%). Transocean (-1,76%) appare lontana dall’ottima performance di ieri.
Quasi perfettamente in linea si presentano i bancari UBS (-1,77%), Credit Suisse (-1,60%) e Julius Bär (-1,65%), mentre uno scarto maggiore contraddistingue gli assicurativi Swiss Re (-0,06%) e Zurich (-1,16%).
Swisscom (-1,63%) è interessata da un esame della Commissione della concorrenza per la sua alleanza pubblicitaria con la SRG SSR e Ringier. Limitano in parte le perdite i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,62%), Novartis (-0,69%) e Roche (-0,84%).
Nel mercato allargato Sunrise (-2,00%) soffre per un cambiamento di obiettivo di corso da parte di Deutsche Bank. Forbo (+2,60%) ha avviato un programma di riacquisto di titoli. Orascom (+3,48%) ha trovato un partner per un progetto alberghiero in Egitto.
