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Borsa svizzera: vicina alla parità

Questo contenuto è stato pubblicato il 22 dicembre 2010 - 15:55 minuti
(Keystone-ATS)

ZURIGO - Dopo un'apertura in lieve rialzo, la Borsa svizzera è scivolata al di sotto della parità, per poi riguadagnare terreno e perderlo di nuovo. Gli operatori riferiscono di un mercato calmo senza una direzione precisa. D'altro canto l'interesse degli investitori a due giorni dal Natale non è molto grande, ha osservato un broker. Poco dopo le 15.25 il listino principale segna 6557,87, un dato invariato rispetto alla chiusura di ieri. L'indice allargato SPI è a quota 5885,36 (-0,04%).
Nel primo pomeriggio è stato reso noto che le richieste di mutui ipotecari negli Usa sono crollate del 19% la scorsa settimana, dopo che i tassi sui prestiti trentennali sono saliti ai massimi da sette mesi a questa parte. Si tratta della flessione più pesante dell'anno. L'economia statunitense nel terzo trimestre è cresciuta ad un tasso annualizzato del 2,6% contro previsioni per un +2,8%. Si tratta della terza lettura sul Pil degli Usa, che rivede comunque in meglio la precedente stima di un'espansione del 2,5%.
Sulla piazza elvetica la discesa dell'euro sul franco potrebbe spingere gli analisti a ritoccare verso il basso le previsioni sugli utili aziendali, hanno indicato i broker. Fra i titoli bancari, l'UBS sale dell'1,29%, il Credit Suisse dell'1,22%, mentre la Julius Bär segna una flessione dello 0,98%. Quanto agli assicurativi, Zurich Financial è di poco sotto la linea (-0,04%), Swiss Re avanza invece dell'1,68%.
In calo i titoli dei giganti farmaceutici: Novartis cede lo 0,62%, la Roche lo 0,36%. La Nestlé - l'altro peso massimo difensivo - sostiene invece il listino, con un incremento dello 0,27%.
Rispetto a stamane, ABB ha mutato tendenza e ora sale dello 0,57%. Holcim - altro titolo sensibile ai cicli congiunturali - scende dello 0,76%, Adecco dello 0,24%.

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