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Borsa svizzera: vira in negativo

(Keystone-ATS) ZURIGO – La borsa svizzera è virata in negativo nel pomeriggio sulla scia dei segnali provenienti dal mercato del lavoro americano. Alle 15.15 l’indice dei valori guida SMI segnava 6245,46 punti (-0,33% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in flessione dello 0,37% a 5516,62 punti.
Su tutti i mercati stanno pesando – come già ieri – i rinnovati timori sulla tenuta della congiuntura globale, che hanno trovato oggi nuova linfa: le richieste di sussidio disoccupazione negli Usa la settimana scorsa sono salite, contro le previsioni che le vedevano in calo.
Sul fronte interno a sostenere il listino è rimasta quasi solo Nestlé (+1,46%), che dopo l’ottima semestrale di ieri continua ad interessare gli investitori. Non lontano dalla parità si muovono invece gli altri due difensivi di peso, Novartis (-0,38%) e Roche (+0,35%).
Sono in negativo i bancari UBS (-1,10%), Julius Bär (-1,81%) e Credit Suisse (-1,92%). Su quest’ultimo istituto stanno convergendo nuove nubi: la procura di Düsseldorf ha infatti inviato a numerosi clienti tedeschi un questionario per sapere se siano stati invitati a evadere il fisco dai consulenti dell’istituto.
Fra gli assicurativi in difficoltà è Swiss Re (-1,66%), mentre Zurich (-0,09%) ha almeno inizialmente approfittato di un cambiamento di raccomandazione da parte di Goldman Sachs.
Continuano intanto a soffrire i titoli più legati alla congiuntura, come ABB (-2,12%), Holcim (-1,66%) e soprattutto Adecco (-3,75%).
Nel mercato allargato, l’interesse è puntato sulle società che hanno pubblicato i bilanci intermedi, vale a dire Geberit (-3,97%), Dufry (+1,42%), Gategroup (+1,50%), Tecan (-5,49%) e Phoenix Mecano (-1,14%). In evidenza è pure Swisslog (+3,75%) in seguito a una raccomandazione di UBS.

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