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Borsa svizzera apre in ribasso

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera, che ieri ha raggiunto nuovi record storici, ha avviato la seduta in ribasso: l’indice SMI dei principali titoli dopo i primi scambi segna un calo dello 0,10% a 10’518,71 punti, mentre l’indice complessivo SPI cede lo 0,06% a quota 12’707,60.

Oggi la Borsa di New York rimane chiusa per la festività del Thanksgiving, ma a destare scompiglio è una legge promulgata negli USA a sostegno dei manifestanti pro-democrazia a Hong Kong, che ha suscitato la collera di Pechino e che rischia di raffreddare l’andamento degli affari globali.

La Federal Reserve, nel suo Beige Book pubblicato ieri sera, indica dal canto suo che le prospettive economiche degli Stati Uniti sono “generalmente positive” con la crescita che dovrebbe continuare nel 2020. Da ottobre alla metà di novembre il tasso di espansione è stato “fra il modesto e il moderato”.

L’avvio di seduta è stato debole anche sulle principali piazze europee: Parigi (CAC 40 -0,28% a 5.909,95 punti), Milano (Ftse Mib -0,29% a 23’420,34 punti), Londra (Ftse 100 – 0,51% a 23’420,34 punti) e Francoforte (DAX -0,30% a 13’247,00 punti) hanno tutte aperto deboli.

Il riacutizzarsi delle tensioni per Hong Kong ha inciso negativamente pure sui mercati asiatici: Tokyo ha chiuso in leggero calo (-0,12%), con il Nikkei a 23’409,14 punti. Ieri Wall Street ha invece fatto segnare una nuova chiusura record: il Dow Jones ha guadagnato lo 0,15% a 28’164,34 punti, il Nasdaq lo 0,66% a 8’705,18 punti e l’indice S&P500 lo 0,42% a 3’153,67 punti.

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