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Borsa svizzera chiude in calo, SMI -0,97%

Questo contenuto è stato pubblicato il 03 novembre 2014 - 17:54
(Keystone-ATS)

Dati congiunturali mediocri dalla Cina e dalla zona euro, uniti alla prudenza per i dati sull'occupazione negli Stati Uniti che verranno pubblicati venerdì, hanno spinto oggi gli investitori a sbarazzarsi delle rispettive posizioni per fare cassa. In chiusura, l'indice SMI delle blue chip ha ceduto lo 0,97% a 8751,67 punti. Sul mercato allargato, l'SPI ha terminato a 8610,24 punti, in flessione dello 0,94%. Tutti i titoli del listino principale hanno chiuso sotto la parità.

Circa le elezioni negli Stati Uniti, stando alla Reuters negli anni in cui il Congresso è passato in mano ai Repubblicani con un presidente democratico, la borsa ha fatto registrare una performance più che positiva (+18,2% in media).

Fanalino di coda nel listino è stata Holcim (-2,57% a 66,40 franchi). Il gigante sangallese del cemento ha realizzato nei primi nove mesi del 2014 un utile netto di 1,16 miliardi di franchi, in calo del 9% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il giro d'affari è sceso del 4,7% a 14,24 miliardi.

La performance è risultata inferiore alle attese degli analisti consultati dall'agenzia finanziaria awp, che avevano pronosticato un giro d'affari di 14,34 miliardi. Accolte anche poco favorevolmente le prospettive circa le future vendite di cemento: Holcim si attende ora un rallentamento in Europa, mentre le ultime stime parlavano di un incremento in tutte le regioni del globo. Inoltre è di oggi la notizia che la società tedesca HeidelbergCement non è più interessata all'acquisizione di alcune entità che Holcim dovrà vendere per potersi fondere col cementificio francese Lafarge.

Le vendite sui titoli difensivi hanno depresso ulteriormente gli indici. Roche ha ceduto l'1,27% a 280.10 franchi, Novartis l'1,12% a 88,30 franchi e Nestlé lo 0,71% a 69,90 franchi. In forte flessione anche i bancari, con UBS in arretramento dello 0,96% a 16,54 franchi, Credit Suisse del 2,03% a 25,06 franchi e Julius Baer dello 0,50% a 41,87 franchi.

Tra gli assicurativi, Zurich ha perso lo 0,24% a 290,10 franchi e Swiss Re lo 0,97% a 76,95 franchi. Nel lusso, correzione di Swatch (-1,16% a 450,30 franchi) e Richemont (-0,56% a 80,50 franchi).

Sul mercato allargato, Alpiq ha chiuso in arretramento dell'8,53% a 88,50 franchi. Il maggior produttore elvetico di elettricità ha subito una perdita netta di 21 milioni di franchi nei primi nove mesi dell'anno, contro un utile di 126 milioni nel pari periodo del 2013. Il fatturato è sceso del 14,6% a 5,97 miliardi.

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