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Borsa svizzera chiude in calo: SMI -1,40%

(Keystone-ATS) Giornata tutta negativa per la borsa svizzera, che ha chiuso le contrattazioni con l’indice SMI dei titoli guida in flessione dell’1,40% a 7’776.01 punti, mentre l’indice complessivo SPI è attestato a quota 7’373.36, in regresso dell’1,34%.

Sui mercati hanno pesato i segnali di un imminente intervento militare in Siria. Le prospettive di un aggravamento della crisi hanno provocato un rialzo del prezzo del petrolio e una fuga verso i valori rifugio e le divise, come ad esempio il franco svizzero. “La Siria è il tema principale dei mercati”, ha detto un analista. “Nessuno sa prevedere quali saranno le conseguenze di un eventuale attacco militare”.

Le borse europee non sono peraltro state agevolate dal calo della massa monetaria M3 messa in circolo dalla Bce, risultato inferiore alle stime degli analisti.

Oggi è stato reso noto che l’indicatore UBS dei consumi in Svizzera è rimasto stabile in luglio. Tra i dati in crescita figurano le immatricolazioni di automobili, mentre il commercio al dettaglio continua a patire le conseguenze del franco forte.

Tutte le blue chip di Zurigo sono risultate di segno negativo, ad eccezione delle sempre volatile Transocean, che è risalita leggermente dello 0,05% (a 42,40 franchi).

Perdite superiori al 2% sono state accusate dal settore del lusso: Richemont è scesa del 2,27% (a 88,10 franchi) e Swatch del 2,71% (a 539,50 franchi). Cedimenti consistenti anche per i valori ciclici come Adecco, che ha lasciato sul terreno l’1,83% (a 59,15 franchi).

Tra i bancari Credit Suisse ha perso l’1,56% (a 27,16 franchi), UBS lo 0,71% (a 18,13 franchi) e Julius Bär lo 0,58% (a 41,06 franchi). Di segno decisamente negativo anche i giganti del mercato quali Nestlé (-1,21% a 61,05 franchi), Novartis (-1,24% a 67,65 franchi) e Roche (-1,92% a 234,60 franchi). Holcim, il colosso del cemento che oggi ha annunciato uno scambio di partecipazioni con la concorrente messicana Cemex, è risultata in arretramento dell’1,92% (a 63,75 franchi).

Giù anche gli assicurativi: Swiss Re ha ceduto lo 0,95% (a 72,90 franchi) e Zurich Insurance l’1,26% (a 234,60 franchi).

Sul mercato allargato Emmi ha perso il 4,7% (a 258,25 franchi). Il numero uno elvetico dei latticini ha annunciato oggi un utile semestrale in calo dello 0,8% a 39 milioni di franchi a causa della forte pressione sui prezzi in Svizzera e all’estero. Il fatturato invece è salito del 17% a 1,57 miliardi.

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