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Borsa svizzera chiude in forte ripresa, +2,06%

Questo contenuto è stato pubblicato il 21 marzo 2011 - 18:07 minuti
(Keystone-ATS)

Boccata d'ossigeno oggi per la Borsa svizzera, grazie al miglioramento della situazione in Giappone sul fronte dell'emergenza nucleare scatenata dal maremoto che ha devastato il paese. In chiusura, l'indice dei titoli guida SMI è cresciuto del 2,06% a 6223,91 punti. Sul mercato allargato, l'SPI si è fermato a 5659,92 punti, in progressione del 2,01%.

Analisti hanno messo tuttavia in guardia da un'eccessiva euforia. Gli attacchi militari contro la Libia di Gheddafi, le sommosse in vari Stati arabi e la crisi debitoria in Europa non sono risolte. Intanto, si segnala l'aumento del prezzo del petrolio con possibili effetti negativi sulla congiuntura.

Tutti i titoli del listino principale hanno ripreso terreno. Tra i bancari, UBS è cresciuta del 2,88% a 16,78 franchi, il Credit Suisse del 2% a 38,77 franchi e Julius Bär dell'1,28% a 39,63 franchi. Bene anche gli assicurativi, con ZFS in progressione del 2,63% a 253,6 franchi e Swiss Re dell'1,70% a 50,85 franchi, e ciò benché quest'ultima società abbia reso noto oggi stime provvisorie sui danni provocati dal maremoto giapponese di cui sarà chiamata a rispondere: 1,2 miliardi di dollari.

In salita anche i titoli ciclici come ABB (+2,57% a 21,53 franchi), Holcim (+1,30% a 66,05 franchi), Adecco (+2,68% a 59,35 franchi), Lonza (+3,80% a 75,05 franchi). Tra i pesi massimi, Roche è avanzata dell'1,60% a 127,30 franchi, Novartis dell'1,17% a 49,19 franchi e Nestlé del 2,53% a 51 franchi. Tra gli altri titoli in espansione si segnalano Swatch (+3,31% a 386,5 franchi), Richemont (+3,15% a 50,15 franchi) e SGS (+4,29% a 1580 franchi).

Nel listino allargato, tra le aziende che hanno presentato oggi i conti del 2010, Meyer Burger è salita del 12,36% a 36,35 franchi, mentre Metall Zug è calata de 2% a 3661 franchi.

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