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Borsa svizzera chiude in perdita, SMI -0,39%

(Keystone-ATS) ZURIGO – Giornata all’insegna delle vendite oggi alla borsa svizzera, che solo nel pomeriggio è riuscita a recuperare parte delle perdite messe a segno nella prima parte della giornata dopo la pubblicazione negli USA dell’indice sulla fiducia dei consumatori. In chiusura, il listino dei titoli guida SMI si è attestato a 6180,89 punti, in flessione dello 0,39%. L’indice allargato SPI ha subito una contrazione dello 0,32% a 5465,25 punti.
L’indice che misura la fiducia dei consumatori americani è salito ad agosto a 53,5, più di quanto si attendevano gli analisti. Questo dato non è stato sufficiente tuttavia per dissipare i dubbi sulla tenuta della ripresa economica negli Stati Uniti. Secondo operatori interrogati dalla Reuters, tali timori potrebbero svanire definitivamente solo se venerdì altri dati macroeconomici americani dovessero risultare migliori del previsto. Tuttavia vi è anche chi invita alla prudenza, dal momento che è ancora presto per parlare di una ripresa duratura dell’economia a stelle e strisce.
Tranne Swisscom (+0.15% a 394,8 franchi) e UBS (+0,59% a 17,18 franchi), tutti gli altri valori del listino principale hanno chiuso al ribasso. Tra i bancari, a parte UBS, il Credit Suisse è arretrato dello 0,73% a 44,59 franchi e Julius Baer dello 0,28% a 35,81 franchi. Tra gli assicurativi, ZFS ha chiuso poco sotto la linea (-0,09% a 226,4 franchi), mentre Swiss Re è calata dell’1,06% a 42,1 franchi.
In flessione anche i pesi massimi, ieri invece ricercati. Nestlé ha chiuso in parità a 52,6 franchi, Novartis è diminuita dello 0,65% a 53,35 franchi e Roche dello 0,43% a 138 franchi.
Maggior movimento tra i titoli dell’SPI, grazie anche alla pubblicazione di diversi semestrali. Emmi è cresciuta dello 0,4% a 161,9 franchi. Nel primo semestre del 2010, malgrado vendite stabili, il gruppo lattiero-caseario lucernese ha registrato un utile netto di 39,9 milioni di franchi, pari ad un aumento del 21,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il risultato operativo EBIT è progredito del 35,7% a 60,7 milioni di franchi, mentre il fatturato è sceso dello 0,5% a 1,275 miliardi di franchi.
Givaudan è avanzata dell’1,8% a 970 franchi. Il leader mondiale negli aromi e profumi ha comunicato il taglio di circa 120 impieghi a Kemptal, nei pressi di Zurigo. L’attività sarà trasferita entro il 2013 in una nuova fabbrica ubicata in Ungheria. Oltre a ciò, il gruppo ha deciso di chiudere una fabbrica a Bromborough (nord di Londra). Centocinquanta i posti di lavoro che verranno soppressi, come stabilisce il piano destinato a migliorare la produttività di Givaudan.
Il titolo di Implenia è cresciuto dello 0,70% a 28 franchi. Il gruppo ha raddoppiato a 12,5 milioni di franchi il suo utile netto nel primo semestre del 2010, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile operativo è progredito dell’85% a 19,4 milioni di franchi, mentre il fatturato semestrale è stato di 1,06 miliardi, +2% rispetto ai primi sei mesi del 2009. Il più grande gruppo elvetico attivo nel settore della costruzione guarda ai prossimi mesi con ottimismo.

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