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Borsa svizzera chiude in rialzo ai massimi da 2007, SMI +1,45%

(Keystone-ATS) Seduta chiaramente positiva per la borsa svizzera, che ha chiuso ai massimi da oltre sette anni a questa parte. L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 9285,63 punti, in progressione dell’1,45% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha guadagnato l’1,40% a 9143,49 punti.

Tutte le piazze europee hanno preso atto con favore dei risultati del gigante americano dell’alluminio Alcoa, che ha avviato la stagione dei bilanci negli Usa. Continua inoltre ad avere tuttora un impatto positivo la prospettiva di nuove iniezioni di liquidità da parte della Banca centrale europea, mentre in secondo piano sono passate le incertezze riguardo a un’eventuale uscita della Grecia dall’Eurozona.

Dopo un inizio tentennante l’SMI si è quindi messo a macinare punti su punti, superando quota 9200, un livello toccato per l’ultima volta nell’estate 2007. Ora non appare più nemmeno molto lontano il massimo storico di fine giornata di 9531,46 punti segnato il primo giugno dello stesso anno.

Il periodo dei bilanci, perlomeno parziali, è ormai bene avviato anche in Svizzera: Geberit (-0,42% a 355,80 franchi) ha mostrato un rallentamento della crescita del fatturato e il titolo, seppure ripresosi dal -3% iniziale, è apparso più debole di altri valori particolarmente sensibili alla congiuntura come Adecco (+0,94% a 69,55 franchi), Holcim (+1,62% a 72,35 franchi) o ABB (-0,10% a 20,23 franchi). Quest’ultima azione è risultata peraltro penalizzata da un cambiamento di raccomandazione di Merrill Lynch.

Dinamismo è stato palesato dal settore del lusso, con Swatch (+1,77% a 453,60 franchi) e Richemont (+1,33% a 91,10 franchi). Duramente sotto pressione nelle ultime sedute, Transocean (+1,48% a 15,82 franchi) si è resa protagonista di un mini-rimbalzo.

Acquisti sono stati segnalati sui bancari UBS (+2,88% a 17,15 franchi), Credit Suisse (+1,19% a 23,78 franchi) e Julius Bär (+2,61% a 46,37 franchi): domani diversi istituti concorrenti americani informeranno sull’andamento degli affari e c’è chi intravvede la possibilità di buoni guadagni. Nel comparto assicurativo Swiss Re (+1,95% a 86,25 franchi) si è mossa in linea con Zurich (+2,06% a 322,60 franchi).

Hanno svolto una importante funzione di traino i pesi massimi difensivi Nestlé (+1,57% a 74,40 franchi), Roche (+1,27% a 286,20 franchi) – che ha annunciato una cooperazione per lo sviluppo di preparati contro la resistenza agli antibiotici – e Novartis (+1,64% a 98,90 franchi).

Completano il quadro delle blue chip Actelion (+2,24% a 123,10 franchi), Givaudan (-0,83% a 1909,00 franchi), SGS (-0,30% a 2021,00 franchi), Syngenta (+0,15% a 333,50 franchi) e Swisscom (+2,72% a 529,00 franchi).

Nel mercato allargato hanno convinto i fatturati 2014 di Sika (+4,57% a 3135,00 franchi), Lindt&Sprüngli (+1,47% a 59’000,00 franchi), Bossard (+0,46% a 109,10 franchi) e Bell (+2,92% a 2505,00 franchi). Sotto pressione è rimasta per tutta la giornata Temenos (-13,55% a 31,90 franchi), che a sorpresa ha pubblicato un avvertimento sul giro d’affari.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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