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Borsa svizzera chiude in rosso

(Keystone-ATS) Giornata fiacca per la Borsa svizzera che ha chiuso le contrattazioni con l’indice SMI dei principali titoli in flessione dello 0,47% a 7’807,89 punti, mentre l’indice complessivo SPI ha perso lo 0,35% a quota 8’316,61.

Dall’inizio dell’anno lo SMI ha ceduto oltre l’11% lasciando dietro di sé il peggior dato trimestrale dal 2009. Stando agli analisti oggi sono venuti a mancare impulsi in grado di dare una spinta ai mercati e poco effetto ha avuto il dato sui sussidi settimanali di disoccupazione negli Usa, saliti più delle attese pur rimanendo sotto la soglia delle 300 mila unità.

Alla vigilia della pubblicazione del dato sulla disoccupazione negli USA e di altri indicatori congiunturali gli investitori si sono quindi mostrati prudenti e hanno preferito mettere al sicuro parte dei guadagni accumulati nei giorni scorsi. Sui mercati continuano peraltro a far discutere le dichiarazioni della presidente della Fed Janet Yellen, che ha allontanato l’ipotesi di un rialzo dei tassi a breve, ribadendo che gli aumenti saranno graduali.

Sulla piazza zurighese sono apparsi subito sotto pressione i titoli finanziari, come del resto in tutta Europa: UBS in particolare ha lasciato sul terreno a fine seduta il 2,02% (a 15.49 franchi), ma sono scivolati all’indietro pure Credit Suisse (-0,95% a 13.61 franchi) e Julius Bär (-0,39% a 41.30 franchi). Riguardo a Credit Suisse analisti di Vontobel hanno anticipato che l’istituto chiuderà l’esercizio in corso nelle cifre rosse.

Le blue chip sono risultate in gran parte di segno negativo ad eccezione della società biotecnologica Actelion (+1,05% a 143.70 franchi), di SGS (+0,15% a 2’032.00 franchi) e di Zurich Insurance (+0,45% a 223.30 franchi). Ha allungato il passo, tra le società più esposte alle variazioni congiunturali, pure LafargeHolcim (+0,69% a 45.23 franchi).

Tutti deboli, invece, i valori difensivi (Roche -0,08% a 236.70 franchi; Novartis -0,50% a 69.70 franchi; Nestlé -0,55% a 71.85 franchi) e per nulla brillante è stata la prestazione del segmento del lusso (Swatch -1,45% a 333.10 franchi; Richemont -0,94% a 63.55 franchi).

Sul mercato allargato vi è da registrare il disastroso sbarco della società Wisekey International Holding, specializzata nella sicurezza informatica, la cui azione è partita a 12 franchi, sotto quindi il prezzo di riferimento di 15 franchi, per poi precipitare a 5,87 franchi. In borsa è inoltre atteso l’arrivo dell’impresa sangallese VAT, uno dei principali fabbricanti mondiali di valvole sottovuoto, che sarà quotata dal prossimo 14 aprile. Sono invece state accolte favorevolmente le dichiarazioni di EFG circa la fusione con BSI e le relative sinergie: il titolo ha guadagnato il 2,04% (a 5.50 franchi).

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