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Borsa svizzera chiude negativa, SMI -0,22%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera ha chiuso l’ultima seduta della settimana in territorio negativo con l’indice SMI dei titoli guida in flessione dello 0,22% a 8’156,26 punti, mentre l’indice complessivo SPI è arretrato dello 0,26% a quota 8’823,03.

Le piazze europee per tutta la giornata sono rimaste in apnea, dopo l’attentato terroristico di Nizza e malgrado l’apertura positiva di Wall Street. Non hanno praticamente prodotto effetti né i segnali migliori del previsto sull’espansione in Cina, né i numerosi i dati americani su inflazione (+0,2%, inferiore alle attese), vendite al dettaglio (+0,6%, meglio delle previsioni), fiducia dei consumatori (calata in seguito alla Brexit) e produzione industriale (+0,6%, sopra le attese).

Sulla piazza zurighese è subito risultato sotto pressione il segmento del lusso, con Swatch che ha ceduto il 7,77% (a 267.00 franchi), dopo che il gruppo orologiero ha lanciato un avvertimento sugli utili semestrali. Swatch prevede un calo del 50-60% dell’utile netto e dell’utile operativo sulla base di un fatturato in discesa del 12%.

Il volume d’affari è regredito in particolare sull’importante mercato di Hong Kong, ma cifre in calo sono state registrate anche in paesi europei come la Francia e la Svizzera. Alla tendenza negativa non è sfuggita la concorrente Richemont, scesa del 3,08% (a 58.15 franchi).

Deboli i bancari, con UBS (-0,15% a 12.94 franchi) e Julius Bär (-0,52% a 40.02 franchi) sotto la linea della parità, mentre Credit Suisse non ha registrato variazioni ed è rimasta ferma a 11.08 franchi. Tendenza prevalentemente al ribasso anche per i titoli più esposti ai cicli congiunturali: sono però rimasti a galla ABB (+0,25% a 19.66 franchi) e Geberit (+0,22% a 371.40 franchi). Tra i pesi massimi difensivi Roche ha allungato il passo (+0,59% a 255.60 franchi), mentre sono scivolate all’indietro Nestlé (-0,26% a 77.85 franchi) e Novartis (-0,12% a 80.35 franchi).

Sul mercato allargato Ems-Chemie è salita dell’1,16% (a 524.00 franchi): oggi il gruppo industriale controllato dalla famiglia Blocher ha annunciato risultati semestrali in crescita. La società basilese Santhera ha recuperato solo l’1,99% (a 53.70 franchi) dopo che ieri aveva perso un terzo del suo valore in seguito a una decisione negativa dell’agenzia statunitense per il controllo dei medicinali circa l’omologazione accelerata di un suo farmaco. Straumann, dopo una raccomandazione al ribasso di JPMorgan, ha perso il 3,50% (a 371,75 franchi).

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