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Borsa svizzera chiude negativa

(Keystone-ATS) La borsa svizzera chiude in negativo, con l’indice SMI dei principali titoli in flessione dell’1,47 a 8’381,22 punti, mentre l’indice complessivo SPI scende dell’1,42% a quota 8’557,95.

I mercati continuano ad essere nervosi e l’indice di volatilità rimane alto in scia a timori di un raffreddamento dell’economia mondiale. La direttrice del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde a questo proposito ha indicato che una stima della crescita globale del 3,3% per quest’anno non è più realistica, come non lo è una del 3,8% per il prossimo, a causa dal rallentamento dei paesi emergenti.

Continuano a far discutere inoltre le dichiarazioni della presidente della Fed Janet Yellen, che la settimana scorsa ha definito opportuno un aumento dei tassi entro la fine dell’anno. Sul tema è intervenuto oggi il presidente della Fed di New York, William Dudley, secondo il quale la mossa potrebbe anche essere decisa al prossimo vertice di ottobre.

Oggi a sostenere i listini vi è stata la sola Roche, che ha fatto segnare un modesto progresso dello 0,48% (a 252.70 franchi). La casa farmaceutica ha presentato studi promettenti per un suo trattamento contro la sclerosi a placche che potrebbe generare un fatturato miliardario. Molto debole invece la concorrente Novartis (-2,79% a 88.80 franchi) e per nulla dinamico è apparso il colosso dell’alimentare Nestlé, che ha fatto un passo indietro dello 0,69% (a 71.90 franchi).

Tra i titoli bancari Credit Suisse (-3,87% a 23.12 franchi) ha fatto peggio di Julius Bär (-2,53% a 42.30 franchi) e di UBS (-1,99% a 17.77 franchi). Questi ultimi due istituti sono finiti nel mirino della Commissione della concorrenza per presunti accordi illeciti nel commercio di metalli preziosi.

Seguendo la tendenza generale sono scivolati sotto la soglia della parità il segmento del lusso (Swatch -1,18% a 352.80 franchi; Richemont -1,73% a 73.80 franchi), così come i titoli più esposti ai cicli congiunturali e in particolare LafargeHolcim (-3,68% a 49.41 franchi), che dall’inizio dell’anno ha perso quasi il 30%. Maglia nera della giornata borsistica è stata la volatile Transocean, che ha lasciato sul terreno il 4,21% (a 12.06 franchi).

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