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Borsa svizzera in lieve rialzo, SMI +0,16%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera chiude la settimana con una seduta in lieve rialzo, caratterizzata dalla scarsità di spunti e di entusiasmo ma pur sempre costantemente in positivo grazie a un certo traino operato dai pesi massimi farmaceutici. L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 8105,39 punti (+0,16% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,09% a 7686,81 punti.

Passata l’euforia per la conferma a sorpresa della politica monetaria ultraespansiva della Federal Reserve il mercato elvetico è sembrato tirare un po’ il fiato e non sono mancati qua e là i realizzi di guadagno. Un certa pressione è arrivata a fine seduta sulla scia di una dichiarazione del presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, secondo il quale in ottobre potrebbe essere rivisto il programma di aiuti dell’economia.

Gli operatori hanno descritto la seduta come fondamentalmente tranquilla, sebbene oggi fosse il “giorno delle streghe”: quattro volte all’anno – il penultimo venerdì alla fine di ogni trimestre – scadono futures e opzioni su indici e azioni. Questo provoca spesso un aumento degli scambi e un’elevata volatilità, che possono portare a importanti sbalzi.

Oggi però del sabba si è visto poco: a livello di singoli titoli l’unica variazione importante è stata quella fatta segnare dalla sempre volatile Transocean (-2,25% a 41,29 franchi). In ordine sparso hanno chiuso i titoli maggiormente dipendenti dalla congiuntura come ABB (-0,18% a 21,82 franchi), Adecco (+0,31% a 64,30 franchi), Geberit (+1,12% a 243,30 franchi) e Holcim (-1,35% a 69,25 franchi), che ha arretrato dopo la forte performance di ieri. Nel segmento del lusso Richemont (-1,27% a 93,40 franchi) – stando a voci non confermate starebbe cercando di vendere il marchio Lancel – ha perso più di Swatch (-1,09% a 590,00 franchi), che secondo taluni osservatori potrebbe rivedere al ribasso i suoi ambiziosi obiettivi di crescita.

Fra i bancari si sono spente con il passare delle ore UBS (-0,82% a 19,25 franchi) e Credit Suisse (-0,88% a 28,17 franchi), mentre Julius Bär (-1,47% a 43,60 franchi) ha sofferto fin da subito per una valutazione di HSBC. In calo rispetto ai massimi di seduta sono risultati pure gli assicurativi Swiss Re (+0,20% a 74,65 franchi) e Zurich (-0,38% a 235,90 franchi). A tirare veramente il listino sono così rimasti solo i pesi massimi difensivi Nestlé (+0,47% a 63,80 franchi), Novartis (+0,94% a 70,00 franchi) e Roche (+1,00% a 242,00 franchi)

Nel mercato allargato OC Oerlikon (-0,40% a 12,50 franchi) ha confermato un interesse per la divisione Metco di Sulzer (-0,35% a 142,30 franchi).

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