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Borsa svizzera inverte la rotta

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera, dopo una partenza al rialzo, ha invertito la rotta con l’indice SMI dei titoli guida che in fine di mattinata segna una flessione dello 0,55% a 8’608,94 punti, mentre l’indice completo SPI arretra dello 0,50% a quota 8’884,70.

Sui mercati azionari continuano a pesare le incertezze relative alla tenuta dell’economia cinese e le tensioni innescate dalla crisi tra Iran e Arabia saudita.

Oggi il governo cinese, tramite fondi controllati dallo Stato, è intervenuto sui mercati azionari per cercare di riportare la calma dopo il crollo di ieri. Secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, i fondi pubblici stanno comprando massicciamente titoli. Le Borse appaiono comunque deboli con Shenzen che ha perso l’1,87% e Shanghai lo 0,23%.

Sulla piazza zurighese risulta penalizzato, come ieri, il segmento del lusso con Swatch in arretramento del 2,41% e Richemont dell’1,50%. Deboli anche gli assicurativi (Zurich Insurance -0,60%; Swiss Re -0,47%), mentre i bancari appaiono contrastati: Credit Suisse, in forte perdita di velocità ieri, mette a segno un leggero progresso dello 0,19%, Ubs flette dello 0,16% e Julius Bär dell’1,05%.

In rosso pure i valori ciclici, più sensibili alle variazioni congiunturali, ad eccezione di Geberit (+0,15%).Tra i titoli difensivi, il colosso dell’alimentare Nestlé arretra dello 0,14%, Novartis dello 0,53% e Roche dello 0,22%.

Sul mercato allargato Kuoni ha confermato oggi di essere in contatto con terzi in vista di un possibile passaggio di proprietà. Secondo speculazioni dell’agenzia Bloomberg, Kuoni sarebbe nel mirino della società finanziaria svedese EQT Partners AB, che vorrebbe rilevare il gruppo zurighese e toglierlo dalla Borsa. Il titolo sta perdendo lo 0,69%.

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