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Borsa svizzera positiva, SMI +0,27%

(Keystone-ATS) Chiusura positiva per la borsa svizzera con l’indice SMI dei principali titoli in progresso dello 0,27% a 8’452,13 punti, mentre l’indice complessivo SPI è avanzato dello 0,36% a quota 8’336,73 .

Stando agli operatori, i listini sono stati inizialmente sostenuti dalla stabilizzazione del prezzo del petrolio e anche dalle speranze di una ulteriore distensione dei rapporti tra Europa e Grecia, ma poi la tendenza al rialzo ha subito una frenata in seguito agli ordini di vendita che hanno interessato i valori giudicati più resistenti alla crisi.

Il gigante dell’alimentare Nestlé ha perso lo 0,21% (a 70.95 franchi) e al movimento ribassista non si sono sottratti i colossi farmaceutici Roche (-0,32% a 247.20 franchi) e Novartis (-0,56% a 89.50 franchi). Quest’ultima società è stata sanzionata oggi dal ministero giapponese della sanità per aver dissimulato gravi effetti secondari di diversi medicinali.

Oggi l’amministrazione federale delle dogane ha reso noto che il volume dell’export elvetico ha raggiunto lo scorso anno il valore record di 208,3 miliardi di franchi, salendo del 3,5% rispetto al 2013. In particolare le esportazioni orologiere hanno raggiunto il più alto livello di sempre: +1,9% a 22,2 miliardi di franchi.

In borsa il titolo Swatch (+0,19% a 376.60 franchi) è progredito, ma di poco, forse in relazione al rallentato export di dicembre, mentre molto meglio ha fatto Richemont, che ha messo a segno un guadagno del 2,47% (a 78.80 franchi)

Tra i bancari si è messa in evidenza UBS (+1,80% a 15.81 franchi), che si è comportata leggermente meglio di Credit Suisse (+1,72% a 20.06 franchi) e di Julius Bär (+1,27% a 41.36 franchi). Le speranze di una ripresa congiunturale in Europa e il dollaro forte hanno messo le ali a ABB (+2,01% a 18.30 franchi) e a Holcim (+3,11% a 68.00 franchi).

I guadagni più consistenti sono comunque stati fatti segnare dalla volatile Transocean, che con la risalita del prezzo del greggio è balzata del 6,86% (a 16.82 franchi).

Sul mercato allargato Straumann, gruppo basilese specializzato nella produzione di impianti dentali, ha annunciato l’intenzione di pagare i salari dei frontalieri in euro, per attenuare l’impatto negativo del super franco. In borsa il titolo ha perso il 2,30% (a 208,60 franchi).

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