Prospettive svizzere in 10 lingue

Borsa svizzera rallenta

(Keystone-ATS) La borsa svizzera rallenta, ma si mantiene in territorio positivo con l’indice l’indice SMI dei principali titoli che a due ore dalla chiusura sale dello 0,27% a quota 8’632.27, mentre l’indice complessivo SPI avanza dello 0,22% a 8’899.04 punti.

Le borse europee si presentano tutte positive a metà seduta con l’eccezione di Madrid (-2,44%), sulla quale pesano le incertezze legate al risultato delle elezioni, che non garantisce ai Popolari una maggioranza sufficiente per governare da soli.

Sui mercati continua peraltro a incidere il calo del prezzo del petrolio, sceso a tratti sotto i livelli dell’estate 2004, ma gli investitori – stando a un analista – si sarebbero abituati a tali oscillazioni. I volumi, in questa settimana borsistica raccorciata a causa delle festività natalizie, sono contenuti e caratterizzati da grande volatilità che secondo gli esperti della Banca cantonale zurighese dovrebbe continuare anche il prossimo anno.

Sulla piazza zurighese sono deboli i bancari, con UBS in discesa dello 0,83% e Credit Suisse dell’1,73%. Julius Bär sta scivolando all’indietro 2,01% dopo notizie della stampa domenicale secondo le quali sull’istituto peserebbe la minaccia di una multa negli Stati Uniti più alta di quanto preannunciato e ben superiore agli accantonamenti previsti a questo scopo.

Hanno suscitato discussioni anche rivelazioni giornalistiche circa un rilevamento di Syngenta da parte del gruppo China National Chemical Corp, che secondo l’agenzia Blomberg avrebbe aumentato la sua offerta a 470 franchi per azione. Il gruppo cinese vorrebbe dapprima assumere il controllo del 70% del capitale e il 30% restante solo in un secondo tempo. Il consiglio di amministrazione dell’azienda agrochimica basilese si pronuncerà entro la fine dell’anno e intanto il titolo sale del 2,94%.

Ordini di acquisto, seppur modesti, stanno interessando anche i valori ciclici come ABB (+0,29%), Adecco (+0,82%) e il gigante del cemento LafargeHolcim (+0,33%). Tra i pesi massimi difensivi Roche allunga il passo dello 0,86% e Nestlé dello 0,21%, mentre Novartis non registra variazioni. La volatile Transocean, molto dipendente dai prezzi del greggio, sta cedendo l’1,37%.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR