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Borsa svizzera sale ancora, SMI +1,83%

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera amplia ancora i guadagni con l’indice SMI dei titoli guida che a due ore dalla chiusura segna un progresso dell’1,83% a 8’528,41 punti, mentre l’indice complessivo SPI avanza dell’1,77% a quota 8’797,88.

Negli scorsi giorni lo SMI ha subito un consistente calo in considerazione delle incertezze che regnano a proposito dell’annunciato aumento dei tassi negli Stati Uniti. Gli analisti si accordano nel pronosticare per domani un incremento moderato e la tendenza ai rialzi potrebbe continuare anche nel 2016. Ma non sono esclusi slittamenti in considerazione delle variazioni dei prezzi del petrolio.

Le borse europee sono in accelerazione e sulla piazza zurighese tutte le blue chip sono di segno positivo. Tra i pesi massimi difensivi il colosso dell’alimentare Nestlé sale dell’1,89%, Novartis dell’1,76% e Roche dell’1,37%.

Allungano il passo in modo deciso anche i bancari: in particolare Ubs che cresce del 2,63% e fa meglio di Credit Suisse (+2,45%) e Julius Bär (+1,50%).

In evidenza pure il segmento del lusso: Swatch mette a segno una progressione del 3,01% e Richemont del 2,01%. Su entrambe le società si erano abbattuti negli scorsi giorni ordini di vendita in scia a timori di un indebolimento dell’economia cinese.

Guadagni consistenti per la volatile Transocean (+5,23%), piuttosto malmenata nel recente passato, che approfitta di una relativa stabilizzazione delle quotazioni del petrolio: il prezzo del greggio è tornato infatti a salire, dopo che ieri, per l’eccesso di rifornimenti sui mercati, era calato ai livelli pre-crisi.

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