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Borsa svizzera sempre in rosso

(Keystone-ATS) Borsa svizzera sempre in rosso: alle 15.31 l’indice dei valori guida SMI segnava 8541,87 punti, in flessione dello 0,77% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI era in perdita dello 0,61% a 8428,73 punti. Swatch e ABB, che hanno presentato oggi i risultati del 2014, sono sotto pressione. In calo anche UBS, di nuovo nel mirino della giustizia statunitense. Inoltre il mercato è segnato dalla decisione della Banca centrale europea (Bce) di aumentare la pressione sulle banche greche e dall’indebolimento dell’euro.

La Bce ieri ha messo al muro il governo Tsipras nel mezzo della sua offensiva anti-austerity, togliendo alle banche elleniche l’accesso alle normali aste di liquidità e giudicando il programma di salvataggio greco a rischio.

Pochi effetti hanno avuto due dati macroeconomici provenienti da oltre Atlantico. Infatti a sorpresa si è allargato il deficit commerciale degli Stati Uniti a dicembre, toccando i massimi degli ultimi due anni. Il disavanzo commerciale Usa è cresciuto del 17,1% a 46,6 miliardi di dollari da 39,8 miliardi di novembre, segnando il livello più alto da novembre 2012.

D’altra parte le richieste di sussidi alla disoccupazione negli Usa la scorsa settimana sono salite di 11’000 unità a quota 278’000. Il dato è migliore delle attese degli analisti, che avevano stimato un rialzo a 290’000 unità.

A livello di singoli titoli gli occhi sono puntati sulle tre blue chip. Swatch, che l’anno scorso ha realizzato un utile di 1,42 miliardi di franchi, in contrazione del 26,6% rispetto al 2013, era in netto calo (-1,93%). I margini annuali sono inferiori alle attese, indicano gli operatori. È invece giudicato positivo il mantenimento del dividendo.

Il gruppo elettrotecnico zurighese ABB l’anno scorso ha registrato un calo dell’utile netto del 7%, a 2,6 miliardi di dollari. Rispetto all’esercizio precedente, il fatturato si è contratto del 5% (-2% in valute locali), a 39,8 miliardi di dollari. Il titolo perdeva lo 0,59%. I risultati hanno deluso le attese. Suscita pure critiche l’assenza di previsioni a breve termine.

Swisscom nel 2014 ha registrato un utile netto di 1,7 miliardi di franchi, stabile (+0,6%) rispetto all’anno prima. Sono invece progredite del 2,4%, a 11,7 miliardi, le vendite. Se il fatturato ha superato le previsioni, i margini di guadagno hanno un po’ deluso: l’azione del numero uno svizzero delle telecomunicazioni dopo una mattinata in rosso poco dopo le 14.00 è passato sopra la linea di demarcazione e a metà pomeriggio si attestava su un +0,09%.

Sul titolo UBS (-1,42%) pesa una nuova vicenda giuridica negli Usa.

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