Borsa svizzera sempre negativa
(Keystone-ATS) La Borsa svizzera recupera leggermente ma rimane negativa, con l’indice SMI dei principali titoli che a due ore dalla chiusura segna una flessione dello 0,33% a 9’001,94 punti, mentre l’indice complessivo SPI scende dello 0,29% a quota 10’239,23.
Sui mercati pesano le incertezze legate alla situazione politica italiana, con i timori di elezioni anticipate e di una possibile affermazione del Movimento 5 Stelle, mentre sull’altro piatto della bilancia influisce positivamente la riaffermata politica monetaria espansiva della Bce.
Oggi il commissario agli affari economici Pierre Moscovici, rispondendo a una domanda sull’Italia, ha comunque detto che “le elezioni non sono mai un problema”, perché “è caratteristica della democrazia essere in un ciclo elettorale”.
In Svizzera l’appetito degli investitori è stato inoltre smorzato dal barometro congiunturale del KOF, sceso a maggio a 101,6 punti dai 106,3 punti di aprile. Sulla piazza zurighese appare debole UBS (-1,51%), e non molto meglio fanno Credit Suisse (-1,03%) e l’amministratore patrimoniale Julius Bär (-0,69%).
Nuove preoccupazioni sorte attorno alle banche italiane hanno prodotto ordini di vendita in tutto il settore a livello europeo, ha fatto sapere un analista. Incide anche una valutazione negativa sul comparto bancario del continente da parte di Deutsche Bank.
Molto poco dinamici anche gli assicurativi, con Zurich Insurance che scivola dello 0,84% e fa peggio di Swiss Re (-0,51%) e Swiss Life (-0,12%). Tra i pesi massimi difensivi salgono i farmaceutici Roche (+0,41%) e Novartis (+0,25%), mentre il colosso dell’alimentare Nestlé non riesce a rimanere a galla (-0,06%).
Sul mercato allargato il panificio industriale Aryzta ha pubblicato stamane i dati relativi al fatturato sui primi nove mesi dell’esercizio aziendale 2016/2017, sceso dell’1% a 2,88 miliardi di euro: in borsa il titolo sta perdendo il 7,42%.
