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Borsa svizzera sempre più in negativo

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera amplia le perdite, con l’indice SMI dei principali titoli che attorno alle 15.30 segna una flessione dell’1,42% a quota 9.810,97, mentre l’indice complessivo SPI arretra dell’1,27% a 11’939,20 punti.

I mercati soffrono dopo il taglio delle stime sul Pil della Germania da parte degli istituti economici tedeschi e la proposta ultimativa del Regno Unito all’Ue sulla Brexit. Ad appesantire i mercati anche il dato negativo sulla manifattura Usa.

Sul fronte interno, il Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo (KOF) ha rivisto al ribasso – dall’1,6% allo 0,9% per il 2019 – le previsioni di crescita per l’economia elvetica. L’Ufficio federale di statistica (UST) ha inoltre comunicato oggi che l’indice dei prezzi al consumo (IPC) è leggermente diminuito dello 0,1% nel settembre 2019 rispetto al mese precedente.

Sulla piazza zurighese le perdite più consistenti le registrano i titoli ciclici ABB (-3,29%) e Adecco (-3,28%). In difficoltà anche il segmento del lusso, con Swatch in arretramento del 2,45%, mentre Richemont lascia sul terreno il 2,04%.

Profondo rosso anche per LafargeHolcim (-2,04%), SGS (-2,09%) e soprattutto Lonza (-2,71%), che oggi ha riferito di aver siglato un accordo di produzione con la società biofarmaceutica francese Cellectis.

Deboli anche i bancari, con Credit Suisse (-1,56%) che fa comunque decisamente meglio di UBS (-2,61%), così come gli assicurativi Zurich Insurance (-1,46%), Swiss Life (-1,21%) e Swiss Re (-1,11%).

Leggermente al di sopra della soglia di parità solo Nestlé (+0,09%), che oggi ha annunciato di aver completato la vendita del suo comparto Skin Health, mentre Swisscom scivola in negativo (-0,14%).

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