Borsa svizzera sempre positiva
(Keystone-ATS) La borsa svizzera prosegue in positivo nell’ultima seduta della settimana. L’indice SMI dei principali titoli a circa due ore dalla chiusura segna un progresso dello 0,73% a 10’652,61 punti, mentre l’indice complessivo SPI sale dello 0,75% a quota 12’863,25.
Gli investitori hanno accolto positivamente i dati sul Pil nel terzo semestre degli Stati Uniti, cresciuto del 2,1%, che conferma le attese e le stime. Sullo sfondo resta l’attesa per i contenuti dell’accordo tra Usa e Cina sul fronte del commercio globale, mentre l’impeachment del presidente statunitense Donald Trump non ha avuto alcun effetto sui mercati.
La piazza zurighese approfitta delle buone notizie provenienti dalla Banca nazionale svizzera: la bilancia dei pagamenti della Svizzera nel terzo trimestre dell’anno ha segnato un avanzo di circa 18 miliardi di franchi.
Il listino è ampiamente sostenuto da Roche (+1,50%) e Nestlé (+1,63%), che ha annunciato ieri sera la vendita del 60% delle quote detenute nella tedesca Harta alla spagnola Casa Torradellas.
In positivo anche SGS (+0,49%), che oggi ha reso noto di non aver attuato l’operazione di riacquisto di azioni proprie per 250 milioni di franchi. Sotto la linea di demarcazione invece i bancari UBS (-0,27%) e in particolare Credit Suisse (-1,65%), che oggi ha rivelato di portare almeno 450 milioni di franchi nelle sue casse con la partecipazione che detiene nel gruppo SIX, il quale – fra le altre cose – gestisce la borsa svizzera.
In coda anche Swatch (-1,52%) – che soffre ancora dell’annuncio della Comco di ieri che vieta a ETA, sua filiale, di fornire prodotti a terzi – e Swisscom (-0,92%), a cui ieri in serata è stata confermata dal Tribunale federale la multa da 186 milioni per violazione della legge federale sui cartelli nel settore dei servizi ADSL.
Sul mercato allargato in difficoltà Dufry (-1,62%): il gruppo basilese specializzato nel commercio al dettaglio esentasse rafforzerà la sua presenza all’aeroporto di Singapore con quattro nuovi negozi.
