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Borsa svizzera termina scambi poco mossa, SMI +0,06%

(Keystone-ATS) È durata poco l’accelerazione dei listini borsistici provocata dall’inatteso taglio dei tassi allo 0,25% deciso dalla Banca centrale europea. E nemmeno i dati migliori del previsto sul Pil e sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti hanno avuto effetti positivi: gli investitori temono infatti che la Federal Reserve possa ora essere spinta ad anticipare il ‘tapering’, ossia il ridimensionamento degli stimoli monetari. A Zurigo l’indice SMI dei titoli guida ha chiuso le contrattazioni odierne in leggero rialzo dello 0,06% a 8’229.66 punti, dopo aver toccato punte di poco inferiori a quota 8’300. L’indice complessivo SPI si è attestato a 7’830.96 punti, in progresso dello 0,09%.

In forte progressione Swisscom, che oggi ha confermato la nomina di Urs Schaeppi alla guida del gruppo e annunciato utili trimestrali in calo del 6,1% a 1,27 miliardi di franchi su un giro d’affari in crescita dello 0,4% a 8,46 miliardi di franchi. In borsa il titolo ha guadagnato il 2,27% a 473,00 franchi.

In sensibile crescita anche Swiss Re (+1,94% a 81,45 franchi)), i cui risultati trimestrali – profitti per 1,07 miliardi -, seppur dimezzati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sono stati giudicati migliori delle attese.

Il balzo in avanti più marcato è spettato alla sempre volatile Transocean (+6,88% a 47,23 franchi) mentre tra i pesi massimi Nestlé è progredita dello 0,53%, a 66,20 franchi. Il gigante vodese dell’alimentare ha annunciato oggi la vendita delle attività in Nordamerica e Oceania di Jenny Craig, gruppo specializzato nell’offerta dietetica. L’acquirente è il fondo di investimento americano North Castle Partners. Non sono stati rivelati i dettagli finanziari dell’operazione.

Novartis, dopo aver recuperato terreno nel corso della giornata, ha chiuso in territorio negativo (-0,35% a 70,65 franchi). Giù anche Roche, che ha ceduto lo 0,56% a 250,80 franchi). Contrastati i bancari: UBS è scivolata a 16,70 franchi (-0,42%) e Credit Suisse è rimasta praticamente stabile a 26,94 franchi (-0,04%. Julius Bär è invece avanzata dello 0,94% a 43,10 franchi.

Tra i titoli più esposti ai cicli congiunturali ABB ha ceduto lo 0,26% (a 23,23 franchi) e Adecco ha guadagnato lo 0,66% (a 68,95 franchi). In discesa Holcim, arretrata dell’1,09% (a 68,25 franchi).

Sul mercato allargato Barry Callebaut ha fatto un balzo del 5,82% a un nuovo valore record di 1’000 franchi. Kuoni è progredita del 4,90% a 396,0 franchi. Entrambe le aziende hanno presentato oggi buoni risultati trimestrali.

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