La Borsa svizzera ha passato pressoché tutta la mattinata in positivo, ma poi alle 11.26 è passata sotto la linea di demarcazione. Alle 11.42 l'indice dei valori guida SMI segnava 8851,34 punti (-0,14% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in perdita dello 0,16%% a 8708,56 punti.

Va tenuto conto che ieri lo SMI ha raggiunto un massimo da più anni. Gli ambienti finanziari giudicano che i sostanziosi progressi della Borsa svizzera nelle ultime settimane non lasciano un grande margine di progressione. Inoltre, le indicazioni dall'estero non provocano scossoni.

Tra blue chip, Swiss Re e Richemont hanno presentato i risultati per gli ultimi mesi. Il riassicuratore ha sorpreso molto positivamente gli analisti, mentre il gruppo del lusso ha deluso gli analisti ma non gli investitori.

Nel terzo trimestre il numero due mondiale della riassicurazione ha realizzato un utile netto di 1,227 miliardi di dollari, a fronte di 1,072 miliardi nello stesso periodo del 2013, mentre la raccolta premi è salita da 7,475 a 8,312 miliardi. Il titolo guadagnava il 3,01%.

Nel primo semestre dell'esercizio 2014-2015, chiusosi a fine settembre, Richemont ha registrato un utile netto di 907 milioni di euro (1,09 miliardi di franchi), in flessione del 23% rispetto a un anno prima. Il risultato operativo è a sua volta diminuito (-4%) a 1,31 miliardi di euro, mentre il fatturato è aumentato del 2% a 5,43 miliardi di euro. L'azione guadagnava il 3,85%. Sostanziosa progressione anche per Transocean (+2,83%) che, si riteneva, avrebbe presentato i risultati nella notte.

In calo i pesi massimi Novartis (-0,56%), Roche (-0,59%) e Nestlé (-0,28%). I peggiori risultati riguardano Swisscom (-1,15%) e Adecco (-1,02%): JP Morgan ha rivisto al ribasso l'obiettivo del corso dell'operatore telecom; lo stesso ha fatto Goldman Sachs per Adecco. Entrambi hanno presentato ieri i loro risultati intermedi e chiuso la seduta in forte calo.