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Borsa svizzera vira in negativo

(Keystone-ATS) Dopo una mattinata incerta la borsa svizzera ha virato chiaramente in negativo: alle 15.00 l’indice dei valori guida SMI segnava 8166,01 punti, in flessione dello 0,67% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI perdeva lo 0,51% a 8866,49 punti.

In primo piano rimane sempre la politica monetaria: ieri la Federal Reserve ha lasciato invariato il tasso di riferimento, come era nelle attese, ma non ha fornito indicazioni chiare riguardo ai tempi della prossima stretta monetaria. Secondo i commentatori questa potrebbe essere possibile già in settembre. Nell’immediato l’attenzione si sposta verso il Giappone: la banca centrale renderà noti i suoi orientamenti domani.

Intanto è in pieno svolgimento in tutto l’occidente la stagione dei risultati semestrali. Sul fronte interno gli occhi rimangono puntati su Credit Suisse (-3,38%), che ha stupito presentando un utile nel secondo trimestre: in apertura il titolo è arrivato a guadagnare il 3%, ma ha poi pesantemente ripiegato quando sono emersi dubbi sulla reale entità del risultato. Negativi sono anche gli altri due bancari, UBS (-1,03%) – che pubblicherà i suoi dati domani – e Julius Bär (-1,60%), come pure gli assicurativi Zurich (-0,51%), Swiss Life (-0,94%) e Swiss Re (-1,31%).

In ordine sparso si presentano i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (invariata), Adecco (-0,94%), Geberit (-0,29%) e LafargeHolcim (+0,24%). Nel segmento del lusso Swatch (-0,31%) si difende meglio di Richemont (-1,02%).

Offrono una performance assai peggiore che in mattinata i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,51%), che ha guardato con interesse ai risultati del concorrente Danone, Novartis (-0,79%) e Roche (invariata).

Nel mercato allargato balzo di Logitech (+15,94%), che ha cominciato il suo esercizio 2016/2017 in netta crescita. Hanno informato sull’andamento degli affari anche Clariant (-2,08%), Bobst (+3,72%) e la Banca cantonale di Basilea (+1,29%). Dätwyler (-1,25%) si vede contrastato dall’americana Avnet nella sua scalata al gruppo britannico Premier Farnell.

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