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Brasile: Bolsonaro, un colombiano ministro dell’Istruzione

Il presidente eletto brasiliano Jair Bolsonaro (neléla foto) ha designato un professore universitario colombiano alla carica di ministro dell'Istruzione del suo futuro governo. KEYSTONE/AP/ERALDO PERES sda-ats

(Keystone-ATS) Il presidente eletto brasiliano Jair Bolsonaro ha designato un professore universitario colombiano alla carica di ministro dell’Istruzione del suo futuro governo. La precedente designazione era stata bocciata dai parlamentari di evangelici che lo appoggiano.

“Vorrei comunicare a tutti – ha twittato ieri sera il futuro capo dello Stato – l’indicazione di Ricardo Vélez Rodríguez, filosofo ed autore di oltre 30 opere, attualmente professore emerito della Scuola di comando dello Stato maggiore dell’esercito, per l’incarico di ministro dell’Istruzione”.

Secondo il quotidiano Estado de Sao Paulo, Vélez Rodríguez “è uno sconosciuto nella comunità educativa” brasiliana, “ha un blog in cui fa riferimento a Don Chisciotte in cui pochi minuti dopo l’annuncio di Bolsonaro già appariva una sua dichiarazione in cui assicurava di avere accettato l’incarico”.

In essa si sostiene che sarà ministro dell’Istruzione per “trasformare in realtà, nel suo dicastero, la proposta di governo illustrata dal candidato Jair Bolsonaro, di ‘Più Brasile e Meno Brasilia’.

Secondo il suo punto di vista, Bolsonaro ha vinto le elezioni presidenziali perché ha incarnato l’insoddisfazione di tutti i brasiliani per i governi del Partito dei lavoratori (Pt).

Proponendo una sua prima visione del sistema scolastico brasiliano, Vélez si dice vicino al progetto ‘Escola sem Partido’ divulgato a partire dal 2004 dall’avvocato Miguel Nagib ed in cui si propugna un sistema educativo privo di “indottrinamento ideologico”.

Fra i suoi saggi il professore ne ha uno del 2015 intitolato ‘La grande menzogna. Lula ed il patrimonialismo del Pt’, Nella controcopertina dice che questo partito è riuscito a “potenziare le radici della violenza” medianti la divulgazione “di una perniciosa ideologia che già ispirava l’azione politica del Partito dei lavoratori: la ‘rivoluzione culturale gramsciana'”.

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