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Brasile: nuove proteste di piazza, violenze a Rio

(Keystone-ATS) Nuove manifestazioni di protesta in Brasile, a tre mesi dagli imponenti cortei che a giugno hanno fatto scendere in strada milioni di brasiliani per chiedere al governo di sinistra della presidente Dilma Rousseff migliori servizi pubblici, lotta alla corruzione politica, meno spese per i Mondiali di calcio del 2014 e piu’ fondi per le politiche sociali.

Il passaparola sui social network ha portato in piazza questa volta poche migliaia di manifestanti in occasione della festa dell’Indipendenza. Violenti scontri si sono comunque registrati a Rio de Janeiro, dove gruppi di black bloc hanno interrotto la tradizionale parata militare, e a Brasilia, dove frange di violenti hanno tentato prima d’invadere il parlamento e poi si sono scontrati con la polizia nelle vicinanze dello stadio Mane’ Garrincha, dove si giocava l’incontro amichevole di calcio della Selecao contro l’Australia.

La foto di due ragazzi che sfidano con un bacio i reparti antisommossa della polizia, schierati a protezione della parata militare sulla Avenida Presidente Vargas e’ diventata intanto il simbolo delle nuove proteste.

Senza incidenti di rilievo ma con alcuni atti di vandalismo si sono svolte invece le manifestazioni a San Paolo, da dove era partita nel giugno scorso la scintilla della ribellione che aveva poi infiammato tutto il Paese, e nelle altre nove capitali dove si sono svolte marce e raduni.

Bilancio complessivo degli scontri: una trentina di feriti e 212 arrestati, in maggioranza a Rio, dove la polizia ha fatto largo uso di gas lacrimogeni, bombe assordanti, spray urticanti e proiettili di gomma. Almeno un giornalista e due fotografi sono stati feriti dai morsi dei cani degli agenti e da più parti sono state denunciate cariche mirate delle forze dell’ordine contro gli operatori dell’informazione.

Nella capitale, la presidente Rousseff, in camicia verde militare, ha aperto la parata a bordo di una Rolls Royce cabrio d’epoca, circondata da un servizio di sicurezza rinforzato per l’occasione. Dilma, al contrario degli anni precedenti, non era accompagnata dalla figlia ne’ da altri familiari, per il timore di contestazioni. La presidente, la cui popolarita’ ha fatto registrare una ripresa negli ultimi sondaggi dopo i picchi negativi, e’ stata timidamente applaudita dalla folla mentre gli scontri tra manifestanti e polizia sono cominciati solo dopo il suo passaggio.

Quest’anno, per la prima volta nella storia del Brasile democratico, tutte le sfilate militari in programma nelle varie citta’ del Paese sono state ridotte proprio per l’allarme proteste.

Nel sambodromo di San Paolo, dove si e’ svolta la parata militare, alcuni manifestanti hanno esposto uno striscione a favore dell’intervento militare in Siria contro il regime di Assad proposto da Barack Obama. Il governo brasiliano si e’ invece schierato venerdi’ scorso al G20 di San Pietroburgo contro qualsiasi operazione militare in Siria, al fianco di Cina, Russia e degli altri Paesi del gruppo dei Brics.

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