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Brasile: via libera ad estradizione terrorista spagnolo

L'ok all'estradizione è arrivato dal governo brasiliano. KEYSTONE/EPA EFE/FERNANDO BIZERRA JR. sda-ats

(Keystone-ATS) Il governo brasiliano ha autorizzato l’estradizione verso la Spagna di Carlos Garcia Julià, un terrorista di estrema destra condannato a 193 anni di carcere per l’uccisione di cinque avvocati di sinistra in un attentato a Madrid nel 1977, e latitante da 25 anni.

Il ministero degli Esteri ha informato che, in esecuzione di una decisione adottata nell’agosto scorso dal Supremo Tribunale Federale (Stf), Julià dovrà essere consegnato alle autorità giudiziarie spagnole entro 60 giorni, dopo che l’ambasciata iberica a Brasilia ha ricevuto la notifica formale dell’estradizione, due giorni fa.

Garcia Julià aveva 25 anni ed era militante del gruppo neofascista Fuerza Nueva quando partecipò, nel gennaio del 1977, alla cosiddetta ‘strage di Atocha’, nella quale militanti di estrema destra irruppero in uno studio legale nella strada Atocha, nel centro di Madrid, e spararono contro un gruppo di avvocati e consiglieri del sindacato Comisiones Obreras e del Partito Comunista, allora illegale, uccidendo cinque di loro.

Condannato a 193 anni di carcere nel 1980, il terrorista fuggì dalla Spagna nel 1991, dopo aver ottenuto la condizionale, e si rifugiò in una serie di Paesi sudamericani – Bolivia, Cile, Argentina e Venezuela – prima di sbarcare in Brasile, dove fu arrestato nel dicembre del 2018 a San Paolo, quando lavorava come autista di Uber.

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