Prospettive svizzere in 10 lingue

Breitling vuole espandersi negli Usa e in Cina

Breitling è un marchio ben conosciuto da decenni. KEYSTONE/GEORGIOS KEFALAS sda-ats

(Keystone-ATS) Il marchio di orologi di lusso Breitling intende aumentare significativamente la sua presenza nei due principali mercati del settore, gli Stati Uniti e la Cina.

“Vogliamo anche sviluppare il nostro portafoglio di segnatempo da donna”, afferma Georges Kern, presidente della direzione dell’azienda con sede a Grenchen (SO).

In Cina sussiste un enorme bisogno di recuperare sul fronte dei consumi, spiega il manager in un’intervista pubblicata oggi dal Tages-Anzeiger. L’andamento delle vendite nelle ultime settimane lascia presagire una crescita anche nei prossimi mesi.

È anche probabile che i turisti cinesi tornino in Svizzera già a partire dalla prossima estate. Tuttavia secondo Kern il turismo di massa come era conosciuto prima della crisi pandemica appartiene al passato, poiché Pechino vuole stimolare il consumo interno. Inoltre i viaggi in Europa stanno diventando più costosi.

In relazione alle difficoltà di approvvigionamento, il numero uno di Breitling sottolinea la differenza dei problemi di subappalto nel settore del lusso rispetto ad altre industrie. “Non sono i chip per computer che ci mancano, ma la capacità”, spiega. La domanda è così alta che la produzione non riesce a tenere il passo.

Un’altra difficoltà che il ramo deve affrontare è rappresentato dalla penuria di manodopera qualificata. Quest’anno Breitling inizierà per la prima volta a formare apprendisti, mentre finora la casa orologiera si accontentava di sostenere i centri di formazione in Svizzera. “Riceviamo centinaia di candidature in risposta alle offerte di lavoro, sia per posizioni specialistiche che per quelle manageriali”.

Per quanto riguarda l’inflazione, il 58enne ritiene che i clienti che possono permettersi orologi di lusso siano a proprio agio con gli aumenti di prezzo. “Compro qualcosa di bello adesso, perché non so cosa mi riserverà il domani”. Le vendite natalizie sono andate “molto bene”.

La quota di fatturato generata dal comparto online è di circa il 10%. “La maggior parte dei clienti, tuttavia, si aspetta un’esperienza di acquisto in un negozio, dove i nostri prodotti possono essere toccati e indossati”, afferma l’ex quadro di Richemont. Internet è comunque il principale luogo dove si sviluppa l’idea di acquisto, che poi vien effettuato in un punto vendita fisico.

L’imprenditore con doppia nazionalità svizzera e tedesca si è espresso anche riguardo all’assunzione di una quota di maggioranza in Breitling da parte della società di investimento Partners Group. “Ci conosciamo da molto tempo e abbiamo un buon rapporto di fiducia”, assicura il dirigente laureato all’università di San Gallo. Alfred Gantner, cofondatore di Partners Group, “è un grande appassionato e conoscitore di orologi”.

Il cambio di azionariato non dovrebbe comunque avere alcun impatto sulla strategia di crescita dell’impresa, che attualmente vanta un tasso di progressione annuale dei ricavi di circa il 20%.

All’origine di Breitling vi è Léon Breitling (1860–1914), che fondò l’impresa nel 1884 a Saint-Imier, nel Giura bernese. Il marchio divenne noto in particolare perché usato nella seconda guerra mondiale dagli aviatori della RAF e dell’USAF, le forze aeree di Gran Bretagna e Stati Uniti.

Secondo una stima di Morgan Stanley citata dal Tages-Anzeiger l’azienda nel 2021 ha raggiunto un fatturato di 680 milioni di franchi, ciò che ne fa il 11esimo marchio più venduto dopo Rolex (8,1 miliardi), Cartier (2,4 miliardi), Omega (2,2 miliardi), Audemars Piguet (1,6 miliardi), Longines (1,5 miliardi), Patek Philippe (pure 1,5 miliardi), Richard Mille (1,1 miliardi), Tissot (850 milioni), IWC (802 milioni) e TAG Heuer (682 milioni).

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR