Brutto tempo e franco forte tormentano gli albergatori svizzeri
(Keystone-ATS) Gli alberghi svizzeri accusano solo ora il contraccolpo della decisione dell’anno scorso della Banca nazionale (BNS) di abbandonare il tasso di cambio fisso franco-euro: nel 2015 infatti la maggior parte dei turisti aveva già prenotato le vacanze.
Da inizio gennaio a fine febbraio in Svizzera i pernottamenti sono diminuiti del 3,9%, sostiene Andreas Züllig, presidente dell’organizzazione Hotelleriesuisse, in un’intervista pubblicata oggi sul domenicale “Schweiz am Sonntag”. Secondo lui si tratta del maggior calo da tre anni a questa parte, nonché di una conseguenza del rafforzamento del franco. “La flessione si fa sentire in particolare solo ora”, ha aggiunto.
Il canton Grigioni è tra i più colpiti. Nei primi due mesi dell’anno, i pernottamenti sono diminuiti di oltre il 9%. Züllig fa poi anche riferimento al cattivo tempo. Grazie alle nuove tecnologie, i visitatori provenienti dalla Svizzera orientale o centrale e dai Paesi che confinano con i Grigioni prenotano sempre più spontaneamente. In caso di maltempo restano a casa. “In passato, non vi erano queste fluttuazioni. I turisti prenotavano una settimana e venivano, con qualsiasi meteo”, precisa Züllig.
Secondo lui un’ottima opportunità per gli alberghi svizzeri è quella di collaborare maggiormente tra di loro. In questo modo sarebbe possibile ridurre i costi. “Dobbiamo adattarci alle condizioni. Perché se siamo troppo cari, non avremo proprio più clienti”, ha aggiunto il presidente di Hotelleriesuisse.