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Burkhalter a Roma: negoziati fiscali da 24 settembre

(Keystone-ATS) I negoziati fiscali tra Svizzera e Italia cominceranno il prossimo 24 settembre: lo ha annunciato a Berna Jean-Marc Crevoisier, portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) informando sull’incontro avvenuto oggi a Roma tra il capo della diplomazia elvetica Didier Burkhalter e il suo omologo italiano Giulio Terzi.

Dopo aver rilanciato il dialogo il 9 maggio scorso, Svizzera e Italia avevano manifestato la volontà di trattare cinque tematiche prioritarie, ovvero la regolarizzazione degli averi detenuti in Svizzera da contribuenti italiani, l’imposizione alla fonte dei futuri redditi di capitali, la revisione della Convenzione per evitare le doppie imposizioni, lo stralcio della Svizzera dalle liste nere italiane e l’imposizione dei lavoratori frontalieri.

Il 12 giungo, la presidente della Confederazione Eveline Widmer-Schlumpf e il premier italiano Mario Monti hanno confermato la volontà di trovare una soluzione al contenzioso fiscale che ha avvelenato i rapporti tra i due paesi negli ultimi anni, coinvolgendo anche il Ticino con il blocco dei ristorni dei frontalieri. I due si erano ritrovati il 17 agosto in Engadina, dove Monti trascorreva una breve vacanza, e hanno confermato la grande importanza che attribuiscono ad una veloce identificazione delle questioni aperte, al fine di affrontarle in modo costruttivo.

Il 29 agosto, il Consiglio federale ha adottato il testo che fissa i punti essenziali su cui la trattativa deve basarsi. Gli obiettivi da perseguire, ha fatto sapere il governo, sono il raggiungimento di una piazza finanziaria concorrenziale e coerente dal profilo fiscale e il consolidamento delle relazioni economiche bilaterali con Roma.

Italia e Svizzera – ha detto ancora Crevoisier – hanno deciso di andare avanti mano nella mano: “È stato previsto un metodo di lavoro sottoforma di un piano di azione comune. L’Esposizione universale 2015 che si terrà a Milano sarà la prima tappa di questa collaborazione”.

Burkhalter e Terzi hanno pure affrontato il dossier europeo. Secondo il portavoce del DFAE, la Svizzera ha chiesto appoggio all’Italia per trovare una soluzione sulle “questioni istituzionali” aperte con Bruxelles.

Il consigliere federale ha inoltre sensibilizzato Roma su altre cause, come il non versamento di un riscatto in occasione di prese di ostaggi e il passaggio della gestione della crisi siriana dal Consiglio di sicurezza dell’Onu alla Corte penale internazionale (CPI).

Altri temi di discussione sono stati il Gasdotto transadriatico TAP, la nuova trasversale ferroviaria alpina e la candidatura di Carla Del Ponte a membro della commissione speciale sulla Siria.

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