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Burkhalter parla con Gentiloni di bilaterali

Burkhalter a colloquio con l'omologo ministro degli esteri italiano Paolo Gentiloni Keystone/SALVATORE DI NOLFI sda-ats

(Keystone-ATS) Il consigliere federale Didier Burkhalter e il ministro degli esteri italiano Paolo Gentiloni hanno discusso oggi a Ginevra di questioni bilaterali e europee durante un pranzo di lavoro a margine dell’annuale Conferenza degli ambasciatori.

L’Italia è molto interessata a che il negoziato in corso tra la Svizzera e l’Unione europea vada a buon fine per evitare l’introduzione unilaterale di una clausola di salvaguardia per l’applicazione dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa.

“L’Italia non si rassegnerà ad un eventuale esito negativo dei negoziati tra Bruxelles e Berna”. ” È molto importante perché la Svizzera è uno dei nostri principali partner economici, sesto paese destinatario di esportazioni nel mondo, e perché ci sono centinaia di migliaia di italiani che vivono e lavorano in Svizzera”, ha sottolineato Gentiloni all’agenzia ANSA.

Dal canto suo, Didier Burkhalter ha parlato dei progressi della revisione dell’accordo di polizia e espresso la speranza che si possa giungere presto a una firma dell’accordo sulla nuova tassazione dei frontalieri, precisa un comunicato del Dipartimento federale degli affari esteri.

Sulla questione delle migrazioni, i due ministri hanno ribadito la necessità di una collaborazione tra le autorità di polizia e le forze di sicurezza, la necessità di applicare le regole in vigore e di trovare una soluzione a livello europeo.

Entrambi hanno pure sottolineato le strette relazioni che esistono fra i due Paesi. L’Italia rappresenta il terzo partner commerciale della Confederazione e l’anno scorso il volume degli scambi ha raggiunto i 34 miliardi di franchi. In Svizzera vivono 310’000 italiani e sono la comunità straniera di gran lunga più numerosa.

Svizzera deve rafforzare suo profilo internazionale

Aprendo la Conferenza annuale degli ambasciatori e della rete esterna che si svolge da oggi a giovedì a Ginevra, Burkhalter ha affermato che la Svizzera, in qualità di membro dell’ONU e di Stato ospite della sede europea delle Nazioni Unite, deve rafforzare il proprio profilo a livello internazionale.

I contributi forniti dalla Confederazione nei settori dell’aiuto umanitario, dei diritti umani, nella prevenzione dei conflitti, come pure nella lotta alla povertà e nelle questioni ambientali globali sono molto apprezzati a livello internazionale, ha sottolineato il ministro degli esteri elvetico. Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha aggiunto che nei prossimi anni Berna “affinerà e approfondirà ancora le sue priorità in questi ambiti”.

Burkhalter ne ha anche approfittato per ricordare la candidatura della Svizzera a un seggio non permanente nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per il 2023-2024.

Il ministro degli esteri italiano Gentiloni, ospite della riunione, ha rilevato come “la Svizzera è uno dei cuori dell’Europa”, evocando gli stretti legami italo-svizzeri.

Fino a giovedì circa 320 rappresentanti elvetici (ambasciatori, consoli generali, capi degli uffici della Direzione sviluppo e cooperazione, nonché quadri superiori dell’Amministrazione federale) si riuniranno al Palazzo delle Nazioni di Ginevra all’insegna del tema “La Svizzera – protagonista e beneficiaria del sistema multilaterale”.

Domani pomeriggio prenderanno la parola anche il presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann, le consigliere federali Doris Leuthard e Simonetta Sommaruga, il loro collega di governo Alain Berset, nonché il cancelliere della Confederazione Walter Thurnherr.

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