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Caso Gheddafi: Widmer-Schlumpf favorevole a soluzione davanti ONU

(Keystone-ATS) BERNA – La ministra di giustizia e polizia Eveline Widmer-Schlumpf ritiene che il Comitato dei diritti umani delle Nazioni Unite sia l’organismo appropriato per occuparsi della crisi degli ostaggi con la Libia. Bisogna in particolare chiarire come uno Stato possa trattare i cittadini provenienti da altri paesi.
Widmer-Schlumpf ha espresso oggi il suo punto di vista nel corso della trasmissione radiofonica della DRS “Samstagrundschau”. Secondo la ministra, un esame del comportamento del regime libico potrebbe essere suggerito al comitato dell’ONU. A ciò si aggiunge l’aspetto legato al rispetto del contratto (firmato da Merz nell’agosto 2009 a Tripoli, ndr) e anche la denuncia di Muhammar e Hannibal Gheddafi a Ginevra da parte di un privato.
Da un lato il tribunale arbitrale internazionale chiarirà le circostanze dell’arresto di Hannibal Gheddafi a Ginevra, spiega la consigliera federale. D’altra parte però c’è la detenzione di cittadini di un altro Stato. È importante che non si arrivi ad una nuova escalation, ma che la faccenda sia esaminata in modo imparziale, continua Widmer-Schlumpf.
Per quanto riguarda gli aspetti di politica interna, Widmer-Schlumpf intende trattarli rapidamente e in modo trasparente. Sono in corso chiarimenti da parte delle commissioni della gestione e del Consiglio federale, ricorda. Un primo insegnamento da trarre da questa vicenda, aggiunge la ministra, è che i membri del governo si informino meglio fra loro sui dossier più importanti.

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