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CF: “no” a iniziativa popolare “Per imprese responsabili”

(Keystone-ATS) Il Consiglio federale invita il Parlamento a respingere l’iniziativa popolare “Per imprese responsabili – a tutela dell’essere umano e dell’ambiente”.

Pur essendo consapevole del fatto che l’economia debba rispettare i diritti umani e salvaguardare il clima, il governo ritiene che il testo sia eccessivo, in particolare per quanto riguarda la normativa sulla responsabilità.

L’iniziativa popolare è stata depositata il 10 ottobre scorso con 120’418 firme valide. Essa chiede che le imprese che hanno la loro sede statutaria, l’amministrazione centrale o il centro d’attività principale in Svizzera debbano rispettare, sia nella Confederazione che all’estero, i diritti umani riconosciuti e le norme ambientali internazionali.

Secondo l’articolo costituzionale proposto, le imprese potranno inoltre essere chiamate a rispondere non soltanto dei propri atti, ma anche di quelli delle imprese che controllano economicamente senza parteciparvi sul piano operativo.

Pur sostenendo in sostanza le richieste principali dell’iniziativa, il Consiglio federale considera eccessivi due elementi in essa contenuti: da un lato, l’obbligo di diligenza esplicito esteso alle società controllate all’estero e a tutte le relazioni d’affari delle imprese; dall’altro, le regole in materia di responsabilità, che risultano più severe degli ordinamenti giuridici in vigore all’estero e che pregiudicherebbero quindi la piazza economica svizzera.

Per questi motivi il governo raccomanda al Parlamento di respingere l’iniziativa.

Tra i membri del comitato d’iniziativa figurano nomi importanti della politica e della società civile, come le ex consigliere federali Ruth Dreyfuss (PS) e Micheline Calmy-Rey (PS), l’ex consigliere agli Stati ticinese PLR Dick Marty (co-presidente del comitato) e l’ex consigliera nazionale Chiara Simoneschi-Cortesi (PPD), già presidente dell’Assemblea federale. Completano il drappello di personalità l’ex presidente del CICR Cornelio Sommaruga e l’ex giudice federale Giusep Nay.

Sostengono l’iniziativa anche associazioni quali Amnesty International, Pane per tutti, Sacrificio quaresimale, Public Eye (ex Dichiarazione di Berna), Alliance Sud, Swissaid, Terre des Hommes (Svizzera), Ethos e Greenpeace.

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