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CF: bloccato progetto Widmer-Schlumpf su segreto bancario

(Keystone-ATS) I cantoni non potranno accedere ai dati bancari dei contribuenti svizzeri sospettati di nascondere i loro averi. Il Consiglio federale ha deciso di rinviare la revisione del diritto penale fiscale perché ritiene troppo esigue le probabilità di successo del progetto.

Il progetto di riforma, presentato da Eveline Widmer-Schlumpf nel maggio del 2013, proponeva di unificare il diritto penale fiscale. I cantoni, per quanto riguarda un reato riguardante l’imposta sul reddito, non dispongono degli stessi strumenti che ha la Confederazione per l’IVA o l’imposta preventiva. In una procedura per sottrazione d’imposta, i cantoni non possono ascoltare testimoni, né consultare dati bancari. La ministra delle finanze proponeva di giudicare le infrazioni in base alla gravità e in funzione degli stessi criteri.

In consultazione però le proposte hanno suscitato una levata di scudi da parte di UDC, PPD, PLR, Lega, associazioni economiche e banchieri assolutamente contrarie ad allentare il segreto bancario per i cittadini svizzeri. Nel giugno 2013 era pure stata lanciata l’iniziativa popolare “Sì alla protezione della sfera privata” per ancorare il secreto bancario svizzero nella Costituzione federale. Il governo lo scorso luglio ha quindi censurato in parte il progetto di riforma e incaricato di Dipartimento federale delle finanze (DFF) di presentare una nuova bozza entro la fine di quest’anno.

Oggi il governo ha deciso di abbandonare anche questa opzione visto che “a livello politico le probabilità di successo della riforma sono basse”, precisa un comunicato. Inoltre, con la riforma per tutti i procedimenti penali sarebbe determinante la legge federale sul diritto penale amministrativo, di cui il Parlamento ha però commissionato una revisione totale.

Il Consiglio federale preferisce quindi concentrarsi unicamente sulla riforma dell’imposta preventiva. L’attuale sistema comporta svantaggi per l’economia nazionale e non garantisce pienamente il versamento dell’imposta. Il DFF è quindi stato incaricato di istituire una commissione di esperti che elabori proposte di riforma.

La commissione dovrà comprendere rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni e dell’economia. Lo scopo è che il Consiglio federale possa decidere rapidamente in merito all’ulteriore modo di procedere dopo l’esito della votazione popolare sull’iniziativa “per la protezione della sfera privata”.

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