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CF: credito di 13 milioni per l’acquisto di due aerei della REGA

(Keystone-ATS) La Confederazione acquisterà due aerei d’occasione della Guardia aerea svizzera di soccorso (REGA) anziché ripararne uno. Gli apparecchi serviranno per i trasporti della Swisscoy, le operazioni di aiuto in ambito umanitario o il rimpatrio di cittadini svizzeri.

Il credito d’investimento necessario (13 milioni di franchi) sarà sottoposto al Parlamento nel 2019.

Il ministro della difesa Guy Parmelin aveva già annunciato nel maggio scorso la sua intenzione di acquistare alla REGA due aerei Bombardier CL604. Il consigliere federale preferisce questa opzione a quella di modernizzare l’attuale velivolo Beech 1900D di proprietà del Servizio di trasporto aereo della Confederazione (STAC).

Migliore soluzione

Il Beech 1900D necessiterebbe di investimenti dell’ordine di 2-3 milioni di franchi per gli equipaggiamenti elettronici e la cabina. L’acquisto di due velivoli usati della REGA consentirebbe di vendere il Beech 1900D e di versare i ricavi nelle casse federali. Altro vantaggio: con i due velivoli della REGA non sarà più necessario procedere a noleggi costosi di velivoli sostitutivi.

I due aerei della REGA sono equipaggiati per il trasporto di feriti e consentirebbero di effettuare con maggiore tempestività il rimpatrio e il trasporto medico di cittadini svizzeri. Potrebbero inoltre essere utilizzati per appoggiare azioni di aiuto umanitario e il Corpo svizzero per l’aiuto in caso di catastrofe e messi a disposizione della Segreteria di Stato della migrazione per operazioni di rimpatrio.

Pronti nel 2019

I due aerei possono essere impiegati per il trasporto di 13-18 passeggeri o di merci lunghe fino a due metri e con un peso massimo di 400 chili. La loro autonomia è di 6500 chilometri. Si tratta di Bombardier Challanger CL604 costruiti 16 anni fa, che verranno revisionati e ridipinti prima dell’acquisto. L’avionica, i sedili e l’equipaggiamento della cabina verranno adattati.

I due velivoli saranno pronti nel 2019 e verranno impiegati fino alla fine della loro utilizzazione prevista, ovvero sino al 2031.

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