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CF: eccedenza di quasi 5 miliardi nel 2017 per la Confederazione

Un'eccedenza di 2,8 miliardi nel 2017 KEYSTONE/MARTIN RUETSCHI sda-ats

(Keystone-ATS) I conti della Confederazione del 2017 chiudono con un’eccedenza ordinaria di 2,8 miliardi di franchi, contro un deficit previsto di 250 milioni. L’eccedenza, senza un’astuzia contabile, sarebbe di 4,8 miliardi.

Berna, per la prima volta, ha infatti contabilizzato una parte dell’eccedenza, ossia 2 miliardi, come provvigione per i futuri rimborsi dell’imposta anticipata.

Il netto miglioramento è dovuto principalmente ai ricavi dell’imposta preventiva, risultati maggiori di quanto stimato, afferma oggi il ministro delle finanze Ueli Maurer in una conferenza stampa a Berna.

I ricavi in generale sono superiori del 3,9% a quanto valutato, mentre quelli derivati dall’imposta preventiva hanno registrato una crescita del 32,4% pari a 2 miliardi di franchi. Da una parte, questa progressione si spiega con entrate più importanti provenienti dai dividendi, dall’altra con il fatto che i rimborsi non sono aumentati nella stessa misura.

Per quanto riguarda le spese, la differenza rispetto alle previsioni è piuttosto lieve (-0,6%) e chiaramente sotto la media di questi ultimi dieci anni (-2,0%). Gli scarti più importanti sono quelli della previdenza sociale (-333 milioni), del traffico (-155 milioni), così come quelli della formazione e della ricerca (-111 milioni).

Alcuni ricavi straordinari sono stati inoltre realizzati per un importo di 177 milioni. La Commissione della concorrenza ha incassato multe per 99 milioni, inoltre 78 milioni sono stati incassati nel quadro della liquidazione concordataria di Swissair.

Bisogna inoltre tenere in considerazione che a inizio del 2017 il modello contabile è stato ottimizzato. In particolare, le commissioni bancarie sono ora ripartite sulla durata dei prestiti federali e non più contabilizzate unicamente nell’anno di emissione. È per questo che le commissioni bancarie che non sono ancora state ammortizzate hanno aumentato il debito lordo. Il debito è passato da 98,8 miliardi a fine 2016 a 104,2 miliardi, mentre il debito lordo nel 2017 era di 105,2 miliardi.

Eccedenze anche per prossimi anni

Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale ha anche fissato il piano finanziario 2019-2021, che presenta eccedenze di un po’ più di un miliardo sia per il 2019 che per il 2020 e di 1,9 miliardi per il 2021.

Il miglioramento dei risultati strutturali si spiega principalmente con la revisione in rialzo delle stime dei ricavi. In effetti, i ricavi dell’imposta preventiva soprattutto, ma anche quelli dell’imposta federale diretta e dell’imposta sul valore aggiunto dovranno essere più elevati di quelli attesi l’estate scorsa.

Il governo invita però a relativizzare le previsioni.

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