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CF: inasprimento sanzioni nei confronti Corea del Nord

(Keystone-ATS) Sanzioni più severe nei confronti della Corea del Nord.

Le ha decise oggi il Consiglio federale applicando così una specifica risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite votata in novembre dopo il quinto test nucleare effettuato dal regime di Pyongyang nel settembre 2016. Le nuove disposizioni entrano in vigore oggi alle 18.00.

Le nuove sanzioni prevedono forti restrizioni al commercio di beni, in ambito finanziario, al traffico marittimo e aereo e in materia di formazione, si legge in una nota governativa odierna.

Alle banche svizzere viene per esempio vietata l’apertura di succursali, filiali e rappresentanze in Corea del Nord. Quelle già esistenti devono essere chiuse entro il 31 marzo 2017. Lo stesso vale per le succursali di banche nordcoreane in Svizzera.

Viene inoltre stabilito che le rappresentanze diplomatiche e consolari della Corea del Nord in Svizzera e i loro collaboratori diplomatici possono gestire un solo conto bancario ciascuno. I conti in soprannumero dovranno essere chiusi entro la fine di marzo.

Viene altresì vietato qualunque tipo di sostegno finanziario pubblico o privato al commercio con il regime di Pyongyang.

In ambito formativo d’ora in poi i cittadini della Corea del Nord non potranno frequentare determinati cicli di studio, ad esempio in scienza dei materiali avanzata, ingegneria meccanica o elettrica avanzate. È inoltre sospesa qualunque cooperazione tecnica e scientifica con la Corea del Nord, ad eccezione dell’ambito medico.

Viene esteso anche il catalogo di beni di lusso vietati, in particolare se possono rafforzare le capacità operative dell’esercito nordcoreano. Sono pure vietati l’acquisto di determinate materie prime (rame, nichel, argento e zinco) e di statue di ogni tipo provenienti dalla Corea del Nord, nonché la fornitura di nuovi elicotteri al regime di Pyongyang.

Per l’esportazione di carbone che ha origine in Corea del Nord è stato introdotto un limite annuo massimo di 400 milioni di dollari (grossomodo la medesima somma in franchi) o 7,5 milioni di tonnellate. Le Nazione Unite sorveglieranno il rispetto di questi limiti.

Infine, anche a livello di traffico marittimo e aereo sono stati introdotti diversi divieti.

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