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CF: integrare persone affette da malattie psichiche

Il Palazzo federale a Berna (foto d'archivio). Keystone/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) Bisogna evitare l’invalidità e migliorare l’integrazione di bambini, giovani e persone affette da malattie psichiche grazie al progetto “Ulteriore sviluppo dell’AI”. Il Consiglio federale ha adottato oggi un messaggio in questo senso.

Questo prevede l’introduzione di un sistema di rendite lineare e un miglioramento dell’accompagnamento.

Le revisioni effettuate negli ultimi 12 anni hanno trasformato l’AI in un’assicurazione finalizzata all’integrazione, invece di un semplice sistema di rendite, afferma il governo. Sono necessarie però ulteriori misure per evitare l’invalidità e promuovere l’integrazione di bambini, giovani e persone con malattie psichiche.

L’AI finanzia le cure di determinate malattie congenite di bambini e giovani. In futuro i provvedimenti saranno maggiormente coordinati con altre prestazioni AI e i controlli saranno più severi. Sarà inoltre adeguato sistematicamente l’elenco della malattie, in modo da aggiungere quelle rare ed eliminarne altre meno gravi. Lo scopo delle misure che riguardano i bambini fra gli 0 e i 13 anni è quello di aumentare le loro possibilità di seguire una formazione. Per questo sarà migliorato il sostegno alle famiglie, ha spiegato il consigliere federale Alain Berset ai media a Berna.

I giovani da 13 a 25 anni si trovano in una fase delicata che segna il passaggio dalla scuola all’attività professionale. Il Consiglio federale vuole evitare in tutti i modi che questi ragazzi inizino la loro vita di adulti essendo beneficiari AI. Contrariamente a quanto avviene per il numero globale della rendite, che si è dimezzato negli ultimi anni, il numero di rendite per i giovani fra i 18 e i 24 non diminuisce, ha rivelato Berset.

In futuro quindi saranno rafforzati il rilevamento tempestivo e il reinserimento socioprofessionale, strumenti che hanno già dato buoni risultati per gli adulti. Gli apprendisti non riceveranno più un’indennità giornaliera AI ma un salario versato dal datore di lavoro, in modo da rendere più attrattiva l’attività professionale.

Per le persone con malattie psichiche, che necessitano di un sostegno specifico per rimanere nel mondo del lavoro, sarà potenziata l’offerta di accompagnamento e consulenza. I provvedimenti di reinserimento socioprofessionale saranno concessi per un periodo di tempo più lungo e potranno essere adeguati meglio alle esigenze individuali.

I datori di lavoro avranno la possibilità di conoscere potenziali dipendenti senza correre alcun rischio finanziario grazie una nuova prestazione, denominata “fornitura di personale a prestito”. Inoltre dopo la soppressione della rendita d’invalidità, la durata del diritto alle indennità giornaliere dell’assicurazione contro la disoccupazione sarà raddoppiata a 180 giorni per migliorare le possibilità di ritrovare un lavoro.

Per i nuovi beneficiari sarà introdotto un sistema di rendite lineare. Con l’attuale sistema, che prevede “scatti”, molti beneficiari di una rendita AI non sono motivati a lavorare di più, perché a causa degli effetti soglia il loro reddito disponibile non aumenta, ha spiegato il ministro dell’interno.

Le rendite già in corso al momento dell’entrata in vigore della modifica di legge saranno calcolate secondo il nuovo sistema al momento in cui da una revisione risulterà una variazione del grado d’invalidità di almeno cinque punti percentuali e se l’assicurato non aveva ancora compiuto 60 anni. Le rendite dei beneficiari di età inferiore a 30 anni saranno convertite al sistema lineare entro 10 anni. La rendita intera verrà concessa a partire da un grado d’invalidità del 70%, come attualmente.

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