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CF: invalidi, agevolare reinserimento e maggiore prevenzione

(Keystone-ATS) Sanzioni più rigorose per chi ha percepito indebitamente prestazioni dell’Assicurazione invalidità (AI), maggiore flessibilità nei provvedimenti per il reinserimento professionale e miglioramento della prevenzione. Sono alcuni degli aspetti centrali contenuti nella rivista ordinanza sull’AI approvata oggi dal Consiglio federale e la cui entrata in vigore è prevista per l’inizio del 2015.

Stando a una nota odierna dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS), queste modifiche si prefiggono “di rafforzare ulteriormente l’integrazione di assicurati AI nel mondo del lavoro”.

In merito ai provvedimenti per il reinserimento, quest’ultimi sono stati resi più flessibili per facilitarne il prolungamento. Tale novità, pensata soprattutto per chi è affetto da malattie psichiche, deve permettere agli assicurati l’integrazione nel mercato del lavoro.

Gli uffici AI avranno inoltre il compito di fornire consulenza ai datori di lavoro e agli specialisti del mondo della scuola e della formazione al fine di evitare l’insorgere di una successiva invalidità psichica nei giovani.

Sarà inoltre agevolato l’accesso a prestazioni di consulenza per gli assicurati che richiedono un contributo per l’assistenza. Quest’ultimi potranno ricorrere a tali prestazioni dal momento della presentazione della domanda, anche se l’AI non ha ancora accordato definitivamente il contributo. In questo caso, la consulenza potrà essere anche fornita da terzi per un importo massimo di 1500 franchi (75 franchi all’ora).

Al fine di migliorare la qualità delle perizie mediche ordinate dalle assicurazioni sociali, in futuro gli specialisti si vedranno notificare tutte le sentenze dei tribunali che utilizzato le loro perizie come mezzo di prova.

Quanto alle sanzioni inflitte a chi ha ottenuto indebitamente prestazioni dell’AI, quest’ultima potrà chiedere la restituzione del maltolto anche per il periodo successivo al momento in cui è venuta a conoscenza della riscossione indebita, ossia per la durata dei necessari accertamenti.

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