BERNA - Dal primo di gennaio le attività dei Musei e delle collezioni della Confederazione saranno meglio coordinate. È quanto stabilisce la nuova legge in materia, che il Consiglio federale ha deciso oggi di mettere in vigore dall'inizio del 2010.
La legge migliora, da un lato, il coordinamento e la collaborazione tra i quindici Musei e le numerose collezioni della Confederazione e, dall'altro, ristruttura il Museo nazionale svizzero (MNS).
Questa istituzione, che riunisce attualmente otto entità, sarà in un primo tempo resa autonoma sotto forma di un istituto di diritto pubblico. Successivamente, sarà ridimensionata e comporterà soltanto ancora il Museo nazionale di Zurigo, il castello di Prangins (VD), il Forum della storia svizzera di Svitto, nonché il Centro delle collezioni di Affoltern (ZH).
Le altre entità saranno riprese da collettività locali o da organi dell'amministrazione federale. Le strutture di gestione, guida e sorveglianza del MNS sono state ammodernate e adeguate al principio del governo aziendale. La Confederazione concederà finanziamenti annuali.
La Confederazione avrà il compito di salvaguardare i beni culturali importanti della Svizzera, sensibilizzare la popolazione alle culture locali e dotare i suoi Musei e le sue collezioni di un'identità forte. Quest'ultimi dovranno inoltre contribuire all'attrattiva della Svizzera quale luogo scientifico, economico, turistico e di formazione.
Per gli altri musei e collezioni della Confederazione - gestiti dall'ufficio federale della Confederazione (UFC) - si è deciso di istituire un fondo speciale, la cui ordinanza è stata adottata oggi dal Consiglio federale. Tale fondo dovrà permettere a tre musei - tra cui il Museo Vela di Ligornetto (TI) - di poter disporre liberamente delle proprie entrate.