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CF: neoministri promettono duro lavoro e attenzione minoranze

(Keystone-ATS) BERNA – Nel loro primo incontro ufficiale con i media accreditati a Palazzo federale, i neoconsiglieri federali Johann-Schneider Amman (PLR) e Simonetta Sommaruga (PS) hanno promesso di impegnarsi a fondo nella loro nuova funzione e di voler lavorare nel rispetto della collegialità. Circa la ripartizione dei dipartimenti, nessuno dei due neoministri ha espresso preferenze particolari. Sia Schneider-Amman che Sommaruga hanno inoltre promesso una particolare attenzione per i problemi della Svizzera italiana.
Nel suo intervento, Simonetta Sommaruga ha sottolineato l’importanza di una buona collaborazione tra governo e parlamento. “È necessario avere una comunicazione aperta e schietta tra esecutivo e parlamento”, ha dichiarato.
Per la consigliera federale bernese è importante rafforzare la fiducia della popolazione nella politica e nel Consiglio federale. “Le attese della popolazione sono molto elevate nei nostri confronti e noi dobbiamo dimostrare come governo che siamo capaci di trovare soluzioni buone per tutti”.
Quanto alla ripartizione dei dipartimenti, Simonetta Sommaruga ha detto di essere aperta a tutte le soluzioni, anche a riprendere il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni lasciato libero da Moritz Leuenberger.
Il Consigliere federale radicale Johann-Schneider Amman ha sottolineato l’importanza della collegialità in seno al governo. “È importante apparire uniti verso l’esterno, perché ciò non fa che rafforzare il rispetto degli altri nei nostri confronti”.
Per quanto riguarda l’inizio del suo mandato, Schneider-Amman ha detto che dovrebbe prendere il posto di Hans-Rudolf Merz al più tardi a inizio novembre, “il tempo necessario per regolare la mia successione alla guida delle imprese del mio gruppo industriale”.
Circa la ripartizione dei dipartimenti, Schneider-Amman ha detto di non aspirare a quello delle finanze di Hans-Rudolf Merz. “Prima bisogna attendere la decisione dei consiglieri federali già in carica”, ha glissato.
Sul problema delle rivendicazioni della minoranza italofona, Simonetta Sommaruga – che ha origini ticinesi – ha sostenuto che il governo deve sforzarsi di essere presente dappertutto, anche in Ticino, e prendere sul serio i problemi di questa regione. “Certo non posso sostituire un consigliere federale ticinese, ma questo sforzo di avvicinamento è un primo passo”, ha detto la bernese.
Anche Schneider-Amman ha espresso simpatia per la minoranza italofona. “Conosco bene il Ticino e i suoi problemi, anche perché il mio gruppo industriale è uno dei più importanti datori di lavoro a Sud delle Alpi”.

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