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CF: no ad uso generalizzato mascherine, sì a “finestra” ticinese

Il Consiglio federale è contrario all'obbligo generalizzato di mascherine KEYSTONE/EPA/STEPHANIE LECOCQ sda-ats

(Keystone-ATS) Dalla prossima settimana, nonostante l’allentamento graduale dei provvedimenti per proteggere la popolazione dal nuovo coronavirus, il Consiglio federale rinuncia a un obbligo generalizzato delle mascherine igieniche.

Il Governo autorizza invece il Ticino a prolungare fino al 3 maggio le limitazioni ordinate in determinati settori dell’economia, in considerazione della situazione epidemiologica nel cantone a sud delle Alpi.

L’esecutivo ha inoltre deciso di mantenere le attuali restrizioni dell’offerta nei negozi di generi alimentari. Ritorna così sulla sua decisione di giovedì scorso, quando aveva previsto un loro leggero allentamento, per non creare disparità di trattamento con gli altri negozi che apriranno soltanto l’11 maggio.

Per quanto riguarda la rinuncia dell’obbligo generalizzato delle mascherine, il Consiglio federale ribadisce che le misure più efficaci per proteggersi dal virus restano quelle del distanziamento sociale e d’igiene emanate dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

I settori e le imprese sono obbligati ad accompagnare l’allentamento con piani di protezione nei quali possono prevedere l’uso delle mascherine, si legge in una nota governativa odierna. A sostegno dell’approvvigionamento con mascherine igieniche, dalla prossima settimana e per 14 giorni, la Confederazione ne fornirà quotidianamente un milione ai maggiori commercianti al dettaglio.

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