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CF: pianificazione territorio; margine manovra più ampio a Cantoni

I Cantoni dovrebbero disporre di un margine di manovra più ampio per le costruzioni fuori dalle zone edificabili (foto d'archivio) KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) I Cantoni dovrebbero disporre di un margine di manovra più ampio per le costruzioni fuori dalle zone edificabili. Il Consiglio federale ha trasmesso oggi al Parlamento la seconda tappa della revisione della legge sulla pianificazione del territorio.

La precedente riforma puntava sullo sviluppo centripeto degli insediamenti. Ora si tratta di regolamentare le costruzioni fuori dalle zone edificabili, di pianificare gli spazi funzionali del territorio e l’utilizzazione del sottosuolo.

Il principio fondamentale della separazione tra territorio costruibile e non costruibile viene rispettato. Ma i Cantoni dovrebbero avere le mani più libere fuori dalle zone edificabili e, a determinate condizioni, poter oltrepassare le disposizioni che inquadrano la costruzione.

Compensazione

Al fine di ottenere un miglioramento della situazione d’insieme, le utilizzazioni del territorio potranno tuttavia essere autorizzate soltanto tramite misure di compensazione e di riqualifica. Le nuove costruzioni agricole o la cui ubicazione è vincolata dalla loro destinazione non riceveranno più un’autorizzazione “ad aeternum”. Qualora lo scopo iniziale venisse meno, la costruzione dovrà essere demolita.

Questa regolamentazione punta almeno a stabilizzare il numero di edifici situati fuori dalle zone edificabili e a contribuire così alla protezione delle terre agricole. La Svizzera conta oggi circa 590’000 edifici situati fuori dalle zone edificabili, di cui circa 190’000 sono abitate. I Cantoni dovranno definire un meccanismo generale di compensazione nei loro piani direttori che sono sottoposti all’approvazione del Consiglio federale.

Per le autorizzazioni eccezionali rilasciate a progetti non conformi alla destinazione delle zone, le regolamentazioni non avranno più bisogno di essere applicate in maniera uniforme in tutta la Svizzera. I Cantoni potranno decidere in piena autonomia il tipo e l’ampiezza delle eccezioni autorizzate e a quali parti di territorio si applicheranno. Ma il quadro delle eccezioni resterà quello della legge.

Battaglia parlamentare

Nulla però è deciso. Dopo le polemiche suscitate dal progetto iniziale del 2015, il Consiglio federale ha deciso di limitare la revisione della legge a pochi temi chiave e ha introdotto delle novità concernenti in particolare la compensazione.

Tuttavia a sua volta il nuovo progetto non ha convinto: mondo economico, organizzazioni ambientali, Comuni, ambienti agricoli e partiti l’hanno giudicato incompiuto e prematuro.

Dopo la consultazione, il Governo ha detto di aver “sensibilmente precisato l’approccio della pianificazione e della compensazione”.

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