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CF: proteggere maggiormente la popolazione dal radon

È nei locali situati nel sottosuolo che si trovano le più elevate concentrazioni di rado KEYSTONE/URS FLUEELER sda-ats

(Keystone-ATS) La popolazione deve essere maggiormente protetta contro il radon, un gas radioattivo cancerogeno presente in modo naturale nel terreno, ma che penetra facilmente negli edifici non impermeabili.

Il Consiglio federale ha adottato oggi un nuovo “piano d’azione nazionale” della durata di nove anni (2021-2030).

Con l’abbassamento del livello di riferimento per il radon a 300 becquerel per metro cubo (Bq/m3), avvenuto all’inizio del 2018, circa il 10% degli edifici in Svizzera risulta interessato da concentrazioni di questo gas preoccupanti per la salute degli abitanti, indica una nota governativa odierna.

Occorre quindi attuare misure coordinate di protezione nelle diverse regioni della Svizzera, in collaborazione con tutti gli attori interessati, in particolare i Cantoni e la Suva. Il Consiglio federale metterà a disposizione una somma complessiva di 3,5 milioni di franchi per la realizzazione del Piano d’azione tra il 2021 e il 2030.

Tra i 200 e i 300 decessi che avvengono ogni anno in Svizzera sono dovuti al radon, all’origine del cancro ai polmoni, precisa ancora il comunicato. Il Piano d’azione radon 2021-2030 intende assicurare la continuità di quello svolto tra il 2012 e il 2020.

Il nuovo piano ha in particolare l’obiettivo di migliorare durevolmente la situazione del parco immobiliare, proteggendo i nuovi edifici e sfruttando le sinergie nell’ambito di altri lavori di rinnovo, soprattutto a fini energetici. Al contempo, i professionisti dell’edilizia dovranno consolidare le proprie competenze in materia di protezione dal radon.

Infine, il Piano d’azione dovrà sensibilizzare maggiormente la popolazione dal rischio sanitario e garantire la protezione dei lavoratori, preservandoli così da malattie professionali.

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