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CF: ristoranti e strutture tempo libero chiusi per un mese

Il consigliere federale Alain Berset KEYSTONE/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) La situazione epidemiologica sul fronte coronavirus rimane preoccupante. Per questo motivo il Consiglio federale ha dato oggi un nuovo giro di vite: da martedì i ristoranti e le strutture per il tempo libero, lo sport e la cultura saranno chiusi per un mese.

Eccezioni sono possibili nei cantoni con una evoluzione epidemiologica favorevole. L’obiettivo è ridurre in modo netto e rapido il numero dei casi. Da settimane gli ospedali e il personale sanitario sono infatti sotto pressione e con i giorni festivi cresce il rischio di una rapida impennata delle infezioni.

Le persone dovrebbero per questo motivo “ridurre il più possibile i contatti sociali e rinunciare a viaggi e spostamenti non strettamente necessari”. Per facilitare la diagnosi del virus, l’esecutivo ha esteso il ricorso ai test rapidi.

In una nota, il governo precisa che tutti i bar e ristoranti devono rimanere chiusi; non sono previste deroghe per le feste. Possono rimanere aperte solo le mense aziendali e scolastiche (della scuola dell’obbligo) e i servizi per gli ospiti degli hotel. Restano inoltre consentite la vendita di cibi e bevande da asporto.

Il governo ha anche imposto la chiusura degli impianti sportivi. Continueranno ad essere consentite unicamente le attività all’aperto in gruppi fino a cinque persone. Eccezioni sono previste per le leghe professionistiche e per bambini e ragazzi fino a 16 anni.

I cantoni restano per contro responsabili dei comprensori sciistici, che a determinate condizioni potranno rimanere aperti. Come già annunciato la settimana scorsa: la situazione epidemiologica deve permetterlo e devono essere garantite sufficienti capacità negli ospedali, per il tracciamento dei contatti e per i test.

Dovranno invece restare chiusi musei, cinema, biblioteche, casinò, giardini botanici, zoo e altre strutture culturali e ricreative. È possibile svolgere attività culturali in piccoli gruppi ma restano per contro vietate le manifestazioni con pubblico. Sono consentite forme alternative, come ad esempio eventi trasmessi online.

Allo scopo di ridurre ulteriormente gli assembramenti, il governo ha nuovamente inasprito la capienza dei negozi. Il numero massimo di clienti dipenderà dalla superficie di vendita liberamente accessibile. Le restrizioni sugli orari – apertura non concessa dopo le 19.00 nei feriali e chiusura totale la domenica e i festivi – rimangono in vigore.

Come detto, i cantoni con uno sviluppo epidemiologico favorevole possono prevedere allentamenti, come l’apertura di ristoranti e impianti sportivi. Per farlo il fattore di riproduzione deve essere sotto la soglia di 1 per sette giorni consecutivi e inferiore anche alla media svizzera su sette giorni.

Qualora la situazione dovesse ulteriormente peggiorare, ulteriori misure potrebbero essere adottate nelle prossime settimane. Il Consiglio federale farà una valutazione intermedia il 30 dicembre e a inizio di gennaio traccerà un bilancio.

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