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CF: Svizzera pronta per eventuali casi di ebola

(Keystone-ATS) La Svizzera è preparata ad affrontare eventuali casi di ebola, anche se il rischio di insorgenza della malattia è basso. Le misure adottate finora si sono rivelate efficaci e la popolazione non è mai stata in pericolo, afferma il Consiglio federale in un comunicato odierno.

La situazione in Guinea, Liberia e Sierra Leone è peggiorata nelle ultime settimane e il numero delle nuove infezioni e dei decessi aumenta rapidamente. Il rischio di veder approdare la malattia in Svizzera è ridotto, ma sono comunque state adottate misure per affrontare eventuali casi che saranno costantemente riesaminate e, se necessario, adeguate.

Numerosi ospedali sono già in grado di curare pazienti malati di ebola, altri stanno mettendo a punto appositi programmi e istruendo il personale, afferma il governo. Inoltre la Svizzera è pronta già da tempo a trasportare in aereo, tenere sotto sorveglianza e, se necessario, curare cittadini svizzeri o collaboratori di organizzazioni umanitarie con sede a Ginevra e attive in Africa occidentale infetti dal virus.

La Svizzera, non avendo alcun collegamento aereo diretto con la Guinea, la Liberia e la Sierra Leone, non effettuerà controlli ai punti d’entrata nel suo territorio. Intende però migliorare l’informazione ai viaggiatori negli aeroporti.

Secondo il Consiglio federale, le procedure per identificare eventuali richiedenti l’asilo affetti dal virus ebola si sono finora rivelate efficaci. Nei centri d’accoglienza sono stati rilevati alcuni casi sospetti, ma finora non è stato confermato alcun caso di malattia, aggiunge la nota.

Parallelamente la Svizzera sostiene l’aiuto umanitario internazionale nei tre Paesi dell’Africa occidentale principalmente colpiti dall’epidemia. Finora ha messo a disposizione 9 milioni di franchi destinati alle organizzazioni umanitarie attive sul posto, all’acquisto di tute protettive e di materiale medico, nonché all’approvvigionamento alimentare.

Il Consiglio federale ha inoltre deciso di esaminare la possibilità di far intervenire l’esercito svizzero a sostegno della missione ONU contro l’ebola e mettere a disposizione esperti, materiale ed elicotteri. L’obiettivo è contribuire ad arrestare l’epidemia, stabilizzare l’assistenza sanitaria e alleviare le ripercussioni della crisi sulla popolazione, conclude il comunicato.

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