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CF: verso esercito più piccolo e moderno

(Keystone-ATS) Il futuro esercito dovrebbe essere formato da 100 mila soldati e i giorni di servizio essere ridotti a 5 milioni. È quanto si legge nel messaggio approvato oggi dal Consiglio federale circa l’ulteriore sviluppo dell’esercito (USEs). La potenza della truppa verrebbe migliorata mediante un equipaggiamento moderno nonché una prontezza più elevata e una mobilitazione più rapida.

La diminuzione dei giorni di servizio, si legge in una nota odierna del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), comporterà un taglio dei giorni consacrati all’istruzione dei militari di truppa da 260 a 225 giorni. La scuola reclute sarà ridotta a 18 settimane, mentre in futuro i corsi di ripetizione dureranno, di regola, due settimane.

Il DDPS intende tuttavia migliorare l’istruzione dei quadri. Tutti torneranno ad assolvere un’intera scuola reclute e sarà reintrodotto il pagamento completo del grado.

In merito al finanziamento, si propone l’introduzione di limiti di spesa quadriennali, ciò che permetterà di migliorare la sicurezza pianificatoria dell’esercito. Nel primo quadrienno 2017-2020, il limite di spesa non dovrebbe oltrepassare i 19,5 miliardi di franchi, ossia 4,87 miliardi l’anno.

Reazioni contrastanti

Le proposte di Ueli Maurer non soddisfano nessuno, né a destra, né a sinistra.Il Partito socialista denuncia il vuoto “concettuale” del progetto, affermando che nel modello governativo di difesa nazionale non sono identificabili progressi in materia di sicurezza. Il PS chiede quindi un esercito “più snello ma più efficace”, che collabori con le forze armate dei paesi vicini.

Sulla stessa linea i Verdi, ma anche il PPD lamenta l’assenza di una strategia chiara e rivendica maggiore attenzione per la “cyber-difesa”. Il Dipartimento di Ueli Maurer dovrebbe inoltre pianificare in modo più preciso i prossimi acquisti di armamenti.

Correttivi vengono chiesti pure dall’UDC, secondo la quale l’esercito dovrebbe ridurre il proprio impegno nella “cooperazione internazionale”: risparmiando in questo settore, potrebbe beneficiare di risorse finanziarie adeguate di “almeno 5,4 miliardi di franchi all’anno”.

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