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Charlie Hebdo: già quasi esaurito a Parigi, file a edicola

(Keystone-ATS) Esaurito già alle 7 di questa mattina nelle maggiori edicole delle stazioni di Parigi (alla gare Saint-Lazare, alla gare de Lyon e alla gare du Nord), il nuovo numero di Charlie Hebdo è quasi introvabile nella capitale francese. Lunghe file sono visibili davanti alle principali edicole della città quando ancora si deve levare il sole. Per soddisfare l’enorme afflusso di richieste il numero di oggi sarà stampato in 5 milioni di copie.

Una rivista cattolica e un sito ebraico hanno pubblicato disegni di Charlie Hebdo che ironizzano su Gesù e sul Papa, nel primo caso, sulla Shoah e sugli ebrei nei secondo, in segno di appoggio al giornale decimato dai terroristi.

“Abbiamo fatto la scelta di diffondere qualche caricatura di Charlie Hebdo sui cattolici – ha spiegato la rivista gesuita Etudes, nata nel 1956, in un editoriale pubblicato accanto al marchio “Je suis Charlie” su fondo nero – è un segnale di forza quello di poter ridere di alcuni tratti dell’istituzione alla quale apparteniamo. L’umorismo nella fede è un buon antidoto al fanatismo”. Uno dei disegni è di Charb, il direttore di Charlie Hebdo ucciso una settimana fa dai terroristi, e rappresenta papa Francesco in viaggio a Rio de Janeiro nel luglio 2013, mentre il pontefice predica in costume da bagno a paillettes, da carnevale, dicendosi “pronto a tutto per racimolare clienti”.

Scelta nella stessa direzione da parte di Jewpop, sito culturale ebraico molto diffuso, soprattutto fra i giovani, che pubblica alcune copertine di Charlie Hebdo particolarmente audaci, risalente agli anni Settanta e Ottanta. Una delle più famose, apparsa nel novembre 1978, mostra un Hitler al settimo cielo. In basso si legge: “alla fine possiamo dirlo, Hitler è simpaticissimo”. Poi Hitler che scherza, “ciao giudei, tutto bene?” (in francese gergale “ca gaze”, gioco di parole che rimanda alle camere a gas) e, ancora: “Charlie Hebdo chiede al governo: è prudente costruire centrali nucleari accanto alle sinagoghe?”. “I nostri pensieri – scrive il direttore del sito, Alain Granat – vanno oggi a tutte le vittime dell’attentato e ai loro familiari”.

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