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Cina: caso Zurich, figlia ex premier smentisce accuse corruzione

(Keystone-ATS) Li Xiaolin, la figlia dell’ex premier cinese Li Peng, ha smentito oggi di aver svolto una mediazione per un accordo da milioni di sterline con il quale l’assicuratore elvetico Zurich riuscì ad entrare nel mercato cinese anni prima di quanto possibile per altre società del settore.

La smentita è stata resa necessaria dopo una inchiesta del Telegraph secondo la quale la figlia dell’ex premier, ora alla guida della China Power International Development (produttore energetico cinese quotato ad Hong Kong), avrebbe presentato nel 1995 Zurich a diversi soggetti della New China Life, il più grande assicuratore privato cinese. La Zurich avrebbe poi pagato 16,9 milioni di dollari su un conto alle Bahamas (servito a pagare tangenti a funzionari cinesi e elargire premi a Li e alla sua famiglia) ottenendo in cambio la possibilità di acquistare un quarto delle quote della società di cinese.

In un comunicato affidato su internet tramite la sua società, Li Xiaolin ha smentito tutte le accuse, ma si è attirata molte critiche e dubbi in rete. Li Peng è anche conosciuto come “il macellaio di Tiananmen”, avendo guidato nel 1989 la repressione nel sangue del movimento che chiedeva più democrazia in Cina.

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