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Cina: Pechino, leggero miglioramento inquinamento aria

(Keystone-ATS) Secondo la stampa cinese, il pesante inquinamento registrato nell’aria di Pechino fin dall’inizio dell’anno negli ultimi giorni ha portato ad un aumento del 20% del numero di persone ricoverate per problemi respiratori.

Oggi la situazione dello smog che ha investito la capitale e tutta la Cina del nordest è leggermente migliorata. Le rilevazioni più seguite dal pubblico, quelle fatte ogni ora dall’Ambasciata americana di Pechino, indicano infatti una diminuzione delle particelle inquinanti nell’aria. Anche se la situazione rimane “negativa per la salute”.

Inoltre, c’è il problema dei fuochi d’artificio che generalmente vengono fatti esplodere in occasione del Capodanno cinese (che quest’anno si celebra il nove febbraio) e che provocano – oltre a incidenti e vittime – un aumento delle particelle inquinanti nell’aria.

Su alcuni siti si era diffusa la notizia secondo cui il governo stava pensando di vietare l’uso dei fuochi d’artificio durante il capodanno proprio in chiave ambientale, ma lo stesso esecutivo si è apprestato a smentirla dopo numerose proteste in rete.

I fuochi d’artificio sono parte integrante delle celebrazioni cinesi di questo periodo e vengono usati, in onore alla tradizione, anche per allontanare gli spiriti maligni. Secondo quanto riferisce lo Shanghai Daily, quest’anno sono moltissime le persone che, preoccupate della densa nube di fumo che i fuochi possono generare, ne auspicano se non proprio l’abolizione quantomeno la drastica riduzione.

Eppure sembra che, almeno sinora, gli sforzi del governo siano più tesi a ridurre le emissioni che provengono dai veicoli o dagli scarichi delle fabbriche inquinanti, che a introdurre limitazioni sull’uso dei fuochi.

Su Sina Weibo, il twitter cinese, nella sola giornata di ieri sono stati decine di migliaia i post che hanno riguardato il tema dell’inquinamento e l’uso durante il festival di primavera dei fuochi d’artificio.

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